Infortuni sul lavoro, in alcuni casi ti spetta più di quanto immagini: come si calcola l’importo dovuto e chi viene escluso dal trattamento
Finalmente è chiarito l’aspetto economico di quando spetta il risarcimento per gli infortuni capitati sul lavoro.
Gli infortuni rappresentano una realtà purtroppo comune in Italia con migliaia di persone che subiscono danni fisici e psicologici ogni anno. Questi incidenti possono verificarsi in vari contesti, come sul luogo di lavoro, sulla strada, in casa o in luoghi pubblici.
Quando ci si trova ad affrontare le conseguenze di un infortunio è importante essere consapevole dei propri diritti e dei passi da seguire per richiedere un adeguato risarcimento. In Italia, tale sistema di risarcimento è regolamentato dalla legge.
Le persone che subiscono quindi un infortunio possono cercare di ottenere un risarcimento per i danni subiti a condizione che sia dimostrata la responsabilità di un’altra parte nell’incidente.
Ci sono alcune vie principali attraverso le quali è possibile cercare quanto richiesto. L’ INAIL: nel caso di infortuni sul luogo di lavoro, i lavoratori possono fare richiesta di risarcimento attraverso l’Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro. Questo istituto gestisce l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. I datori di lavoro sono tenuti per legge a fornire questa copertura.
Quando il risarcimento non è indennizzabile
Per quanto riguarda gli infortuni che avvengono in strada o in luoghi pubblici e privati, lì allora si può rivolgere direttamente all’Assicurazione Auto e alla Responsabilità Civile. Tuttavia ci sono situazioni in cui un infortunio potrebbe non essere indennizzabile. Ad esempio se un infortunio è causato da un comportamento negligente o pericoloso dalla vittima stessa, il diritto al risarcimento potrebbe essere compromesso.
Allo stesso modo se non è possibile dimostrare chiaramente la responsabilità di un’altra parte dell’incidente il processo di richiesta di risarcimento potrebbe risultare complicato. E’ fondamentale agire tempestivamente in quanto ci sono limiti di tempo per presentare una richiesta di risarcimento. Il processo può essere complesso a richiedere negoziazioni con le compagnie assicurative o altri enti quindi la consulenza legale può essere preziosa per ottenere il miglior risultato possibile.
I riconoscimenti nei giorni di infortunio
Come riportato da qui finanza.it, c’è da dire che il giorno dell’infortunio è interamente a carico del datore di lavoro ovviamente per i tre giorni successivi. Invece, al lavoratore, va dato il 60% della retribuzione tra il quarto e il 90º giorno di infortunio.
Mentre tra il 91º giorno fino alla guarigione vi è il 75%. Ci sono anche diversi indennizzi che vengono riconosciuti in seguito a danni psicofisici che possono portare alla menomazione dell’integrità della persona infortunata.