Caro bollette, con la giusta manutenzione rendi i termosifoni più efficienti: per farlo ci vogliono solo 5 minuti
Avete mai pensato a quanto ci costa il riscaldamento? Noi sì, e abbiamo scoperto che una manutenzione adeguata può fare la differenza.
Magari non è proprio l’inverno che ci aspettavamo ma, di certo, prima o poi il freddo, quello vero, arriverà. E sarà allora che, probabilmente, ci accorgeremo che i nostri termosifoni sembrano avere un’anima propria, decidendo autonomamente di scaldare meno proprio quando (e dove) ne abbiamo più necessità. Che rabbia, vero? Tranquilli, c’è speranza! Una buona manutenzione può fare miracoli, non solo per il nostro comfort, ma anche per il nostro portafoglio. Preparatevi, allora, a scoprire come i termosifoni possano tornare a scaldare come se fossero nuovi con pochi e semplici accorgimenti.
Prevenire è meglio che curare, giusto? Quindi, anche quando il riscaldamento è spento, durante la bella stagione, lasciate aperte le termovalvole, così da evitare che si creino ostruzioni che potrebbero rovinare il funzionamento del radiatore.
Ma è qualche minuto prima di accendere, che bisognerà cercare di scoprire quanto sia grave la situazione e, per farlo, basterà “ascoltare” i rumori strani provenienti dai termosifoni o, ancora meglio, toccarli: se sentirete la parte superiore più fredda di quella inferiore, sarà un chiaro segnale che è arrivato il momento di agire senza ulteriori indugi.
Attenzione, però, a non confondere le valvole termostatiche con le valvole di sfiato: le prime regolano l’acqua nei caloriferi, mentre le seconde sono lì solo per far uscire l’aria.
Sfiatare i caloriferi: la chiave per il successo
Il trucco per avere termosifoni felici e efficienti è quello di liberarli dalle bolle d’aria, dalla sporcizia e dai detriti che si accumulano all’interno. Questi piccoli nemici insidiosi possono far sì che il nostro calorifero non faccia il suo lavoro come dovrebbe, anche se la caldaia è accesa e pronta a scatenare tutta la sua capacità calorica. Quindi, bisogna passare all’azione e sfiatare i caloriferi.
Possiamo intervenire in modo automatico oppure manuale. Nel primo caso, potete sedervi e rilassarvi ed attendere che l’impianto si occupi di tutto. Nel secondo, dovrete mettervi all’opera sapendo, però, che la procedura è davvero semplice.
Una chiave o un cacciavite ed un secchio, ed il gioco è fatto
Basta dotarsi di una chiave o un cacciavite per aprire le valvole di sfiato e un secchio per raccogliere l’acqua: poi si dovrà chiudere il rubinetto dell’acqua del radiatore più vicino alla caldaia e, successivamente, girare la valvola di sfiato sulla parte alta del calorifero, finché non sentirete l’acqua scorrere in modo costante e senza gorgoglii. L’operazione andrà ripetuta per tutti i termosifoni di casa, assicurandosi che la pressione dell’acqua, nella caldaia, sia compresa tra 1 e1,5 bar.
Se, però, alcuni radiatori si ostinassero a rimanere freddi o non si scaldassero a sufficienza, potrebbe essere un problema di bilanciamento e quindi bisognerà agire sul “detentore”, il rubinetto che si trova nella parte inferiore del termosifone: ha un coperchio in plastica o metallo e nasconde una vite a brugola che regola il flusso d’acqua. Con la caldaia in funzione e valvole e detentori tutti aperti, sarà facile capire quale termosifone scaldi di più rispetto ad un altro e, chiudendo quelli delle stanze dove serve meno calore, si potrà convogliare il flusso dell’acqua calda verso quei caloriferi che preferiamo irradino maggior calore.