Pensioni, l’INPS ha una sorpresa per tutti: con la rivalutazione in anticipo in molti potranno tornare a sorridere | Meglio fissare questa data
Finalmente è arrivata la data ufficiale in cui milioni di italiani potranno gioire per l’incremento immediato che porterà importanti benefit.
L’INPS, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, rappresenta una pietra miliare nell’ambito della previdenza italiana. Questo ente, fondato nel 1943 durante un periodo cruciale della storia italiana, è stato creato dal governo per fornire un sistema di sicurezza economica unificato ai cittadini.
La sua creazione è stata una risposta alle sfide sociali e alle necessità emergenti specialmente durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel contesto previdenziale italiano, un’altra misura importante è stata la ‘Quota 100’ introdotta nel 2019 sotto la guida del governo Lega-Movimento Cinque Stelle.
Ciò un rappresentava un’opportunità per i lavoratori di andare in pensione anticipatamente quando la somma dell’età anagrafica e dei contributi versati raggiungeva il valore di 100 per gli uomini e 91 per le donne.
Questo significava che, ad esempio, un uomo di 62 anni con 38 di contributi poteva beneficiare di tale quota per una pensione anticipata. Questa misura è stata implementata come parte delle riforme previdenziali del governo per offrire ai lavoratori un’uscita anticipata dalla forza lavoro e per affrontare le sfide legate all’invecchiamento della popolazione e all’esigenze economiche del Paese.
Ulteriori opzioni per la pensione anticipata
Tale Quota è stata in vigore fino a pochi mesi fa. Oggi, le tappe della pensione standard in Italia è di 67 anni sia per gli uomini che per le donne. Tuttavia ci sono opzioni per l’uscita anticipata come ad esempio la possibilità di andare in pensione con 42 anni di contributi effettivi indipendentemente dall’età.
Queste opzioni si basano su diversi fattori compresi i contributi versati e le circostanze personali ma il sistema previdenziale italiano è in costante evoluzione a causa delle riforme legislative per far fronte alle sfide economiche e demografiche. L’obiettivo fondamentale rimane sempre quello di fornire una sicurezza economica ai cittadini italiani garantendo un sistema adeguato alle esigenze del paese.
La rivalutazione sin dal prossimo novembre
La grande novità però riguarda, secondo quanto riportato da affari italiani.it, il conguaglio che l’INPS vorrà anticipare della rivalutazione per l’anno 2022. Solitamente veniva erogato a gennaio ma adesso a novembre i pensionati riceveranno gli assegni a aggiornati più gli arretrati dei 10 mesi dell’anno in corso.
Qualche giorno fa, invece, come riportato da enasc.it, la famosa e tanto attesa rivalutazione dello 0,8% di aumento, inizialmente non doveva essere presente nel prossimo cedolino di pensione del mese di novembre.