Lavoro

Lavoro da casa, se cerchi un secondo lavoro queste aziende saranno perfette per te: le posizioni aperte sono tantissime

Smart working, una riunione con Zoom – www.InfoJobs.it

Smart worker o nomade digitale? Per te le migliori aziende per il lavoro da casa e nuove opportunità per lavorare da remoto, magari in mutande!

Ti ricordi quando, durante la pandemia da Covid-19 non si poteva uscire di casa? Ebbene, abbiamo imparato, costretti dalle necessità contingenti, che esiste un altro modo per svolgere il nostro lavoro rivoluzionando il modo in cui lo percepiamo.

La possibilità di svolgere la propria attività professionale da casa, abbandonando l’ufficio tradizionale, ha aperto gli occhi a molti, facendo emergere il fascino dell’idea di lavorare in remoto, nella nostra zona di comfort, almeno per i più. E, in effetti, evitare lunghi spostamenti per raggiungere il luogo di lavoro, per non parlare dello stress legato al traffico ed ai costi di trasporto, è un’idea che piace a moltissimi.

In particolare sono soprattutto – ma non solo – i Millennial e la Gen X quelli che hanno cominciato a sognare la vita da nomadi digitali, anche se questo concetto è ben diverso da quello del lavoro da casa.

I cosiddetti nomadi digitali, sono spesso intesi nel nostro Paese come liberi professionisti che gestiscano un lavoro autonomo, mentre al di fuori dei nostri confini, invece, si tratta di soggetti che possano lavorare in qualunque parte del mondo si trovino a passare grazie ad una connessione internet. E non è detto che si tratti necessariamente di freelancer o di liberi professionisti!

Da grande voglio fare il nomade digitale

Come detto, c’è una differenza non sottile tra lavoro da remoto, smart working e nomade digitale. Nei primi casi, ci riferiamo generalmente a dipendenti, collaboratori o lavoratori autonomi che possono scegliere se lavorare in ufficio o altrove. Tuttavia, è probabile che, di tanto in tanto, debbano fare un saltino in azienda. Il nomade digitale, invece, svolge interamente la sua attività da remoto, interagendo soltanto attraverso connessioni e strumenti tecnologici.

Le riunioni si svolgono in videoconferenza, i feedback e gli appuntamenti sono affidati ad una conferece call, le rilevazioni per misurare efficacia ed efficienza sono date dai report quotidiani, le comunicazioni interne avvengono sulle chat… E, più che sul mero tempo di lavoro, ci si concentra sui risultati e gli obiettivi raggiunti nel periodo fissato, consentendo al nomade digitale, il vero lavoratore “smart” di trovare il proprio equilibrio tra vita professionale e vita sociale.

Nomade digitale, lavorare da qualunque posto purché ci sia una connessione-www.InfoJobs.it

Per chi lavorare da remoto: le aziende che preferiscono lo smart working

Flexjobs e Glassdoor hanno condotto studi approfonditi sullo smart working, identificando una trentina di aziende che permettono di lavorare da remoto, ovunque ci si trovi, in una sorta di globalizzazione del lavoro senza confini. Tra le più importanti  troviamo la piattaforma Toptal, luogo di incontro per professionisti ed esperti nell’ambito dell’ingegneria e delle progettazioni; ModSquad, invece, è un’azienda che offre servizi digitali diversificati, mentre Airbnb è un brand noto per la gestione dell’app che consente di trovare alloggi in tutto il mondo o di affittare il proprio. Infine, Automattic, che sviluppa plugin e strumenti vari per migliorare siti web basati su WordPress e Modern Tribe, che offre soluzioni personalizzate di software e design per grandi aziende, organizzazioni e istituzioni governative.

I ruoli maggiormente richiesti, invece, sono quelle dei copywriter, Executive Assistant, Front-End Developer, Marketing Manager, Product Manager, Recruiter, Social Media Manager e Web Designer. E, ovviamente, si tratta di ruoli in cui il nostro apporto non ha nulla (o molto poco) a che vedere con dove ci troviamo, ma richiedono, invece, competenze e conoscenze e, soprattutto affidabilità e grosse capacità di autogestione.