Boom di richieste per ricoprire questo lavoro da quando sono stati resi noti i guadagni di uno dei mestieri più in ombra da sempre.
L’industria della benzina rappresenta un elemento fondamentale dell’evoluzione dell’industria automobilistica, risalendo agli albori del XX secolo. Essa, derivata dal petrolio greggio attraverso processi di raffinazione, ha svolto un ruolo cruciale come fonte energetica nei primi motori a combustione interna utilizzati nei veicoli.
La sua importanza è stata riconosciuta fin dai primi giorni in cui i veicoli a motore iniziarono a prendere piede. La benzina, inizialmente utilizzata come prodotto per l’illuminazione, si è rapidamente affermata come un combustibile altamente efficiente per i veicoli motorizzati.
Un esempio significativo è rappresentato dalla Ford model T che è stata prodotta in serie a partire dal 1908 e resa accessibile al grande pubblico. Questo veicolo utilizzava la benzina come principale combustibile contribuendo a stimolare la domanda di questo prodotto e ad alimentare una rapida espansione delle stazioni di servizio.
E’ in questo contesto che è emersa la figura del benzinaio, un elemento cruciale nella catena di fornitura di carburante e nella assistenza ai veicoli. I primi distributori di benzina erano rudimentali e richiedevano un’interazione diretta con un operatore per rifornire i veicoli.
Questi professionisti erano responsabili di riempire i serbatoi dei veicoli, spesso utilizzando contenitori di vetro o lattine per trasferire la benzina. La loro presenza era essenziale per garantire che i veicoli potessero essere alimentati in modo sicuro ed efficiente e sono diventati un aspetto riconoscibile nelle stazioni di servizio. Con l’evoluzione tecnologica, i distributori di benzina sono diventati sempre più avanzati e automatizzati.
Questi progressi hanno ridotto gradualmente la necessità di un benzinaio a tempo pieno presso ogni stazione di servizio. Tuttavia, tale figura è rimasto un elemento iconico e riconoscibile anche se la benzina può essere erogata automaticamente attraverso distributori self-service. Questo professionista offre però assistenza ai clienti, spesso pulendo i parabrezza, controllando la pressione degli pneumatici e fornendo altri servizi di supporto.
La figura del benzinaio, sebbene spesso sottovalutata, svolge un ruolo significativo e anche il guadagni possono variare notevolmente a seconda di diversi fattori tra cui la localizzazione della stazione di servizio e il suo volume di affari. E’ importante notare che le stazioni di servizio stesse hanno subito l’impatto di varie dinamiche economiche. Questi fattori hanno spinto alcune stazioni di servizio a diversificare i loro servizi per affrontare i margini più ridotti sulla vendita di carburante.
Alcune di esse hanno ad esempio negozi di alimentari, caffè, servizi di manutenzione veicoli offrendo quindi al benzinaio opportunità di lavoro supplementari. Cerchiamo di entrare quindi nel dettaglio degli stipendi di un benzinaio medio in Italia. Secondo quanto riportato da qui finanza.it, è giusto dire che un benzinaio dipendente percepisce circa 1150 € al mese nei primi anni di attività mentre a fine carriera lo stipendio arriva quasi a 1300 € al mese e a questi vanno aggiunti gli scatti di anzianità.