Sostegni ad imprenditori e professionisti: gli ultimi scampoli di tempo per mettere le mani sui bonus Partita IVA 2023
Nel 2023 sono stati confermati diversi sostegni economici per i titolari di Partita IVA.
La pandemia, prima, ed il costo della vita in continuo aumento poi, hanno piagato tutti i cittadini ma liberi professionisti e lavoratori autonomi hanno pagato un prezzo altissimo.
Alcuni dei bonus previsti sono frutto di una particolare emergenza mentre altri, invece, sono misure orientate allo sviluppo economico di alcune aree del Paese.
Altri ancora, invece, sono contributi finalizzati al sostegno delle iniziative imprenditoriali di giovani e di donne, così come ve ne sono alcuni che, attraverso il credito di imposta, aiutano ad abbattere i costi energetici.
Per imprese costituite da giovani tra i 18 e i 35 anni o da donne di qualsiasi età, Invitalia offre finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto per investimenti fino a 3 milioni di euro per le imprese costituite. Nelle regioni del meridione, le imprese e le iniziative no profit, in ambito turistico e culturale, possono contare sugli incentivi del programma Cultura Crea 2.0. Inoltre, chi ha tra i 18 e i 55 anni e si trova nelle zone sismiche del Centro Italia, nel Sud o nelle Isole, può beneficiare di Resto al Sud, che offre la possibilità di recuperare fino al 100% delle spese per ristrutturazione di immobili, l’acquisto di macchinari e altri interventi.
Il Decreto Bollette offre aiuto alle imprese che hanno registrato un aumento del 30% nei primi tre mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2019, attraverso i crediti d’imposta applicati in precedenza, che ammontano al 40% e al 45%. Per le imprese agricole che producano energia con impianti fotovoltaici l’IVA sul gas è ridotta al 5%, oltre a ulteriori incentivi specifici. Infine, è stato introdotto il bonus una tantum fino a 3.000 euro per i titolari di Partita IVA che abbiano dovuto interrompere il proprio lavoro a causa dell’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna dal 1° maggio al 31 agosto 2023.
L’Iscro – Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale Operativa – rappresenta una sorta di cassa integrazione per i lavoratori autonomi. Questa misura, introdotta in risposta alla pandemia da Covid-19, è destinata alle Partite IVA di qualsiasi settore ed è erogata dall’Inps una sola volta nel triennio 2021-2023, con una durata massima di sei mesi. Per questo 2023, l’importo varia tra 200 e 800 euro, e la soglia massima di reddito per beneficiarne è salita a 8.972,04 euro.
Possono richiedere l’Iscro i titolari di Partita IVA, in regola con tutti gli adempimenti di legge, aperta da almeno quattro anni per l’attività che permette l’iscrizione alla gestione previdenziale in corso. L’aiuto si può chiedere solo se il reddito sia pari ad almeno la metà di quello dichiarato nel triennio precedente. Attenzione, però: sono esclusi dal sostegno i percettori di reddito di cittadinanza, i titolari di trattamenti pensionistici diretti e coloro che risultino assicurati con altre forme previdenziali obbligatorie.