Caro luce, in casa hai un dispositivo che consuma a tua insaputa: staccalo subito o ti farà spendere un salasso
Scopri come risparmiare con piccoli gesti quotidiani, imparando a ridurre solo gli sprechi senza rinunciare alle comodità
I dispositivi elettronici sono, ormai, parte integrante della nostra quotidianità: dai telefoni cellulari ai computer, dagli elettrodomestici alle smart TV... Spesso, però, ne sottovalutiamo il consumo energetico ed l’impatto che hanno sulle nostre bollette dell’elettricità ed ecco perché è diventato essenziale essere consapevoli di quanto consumano i nostri dispositivi e come possiamo ridurre i costi.
Quanti sono gli apparecchi che teniamo in modalità standby? Quelli che crediamo siano spenti ma che, invece, rimangono in uno stato di bassa potenza, pronti a tornare in azione al nostro comando e che, solitamente, hanno un led acceso che indica, appunto, che stanno solo “dormendo” ma sono comunque accesi?
Ebbene, mantenere i dispositivi in standby può rappresentare fino al 10% del consumo energetico totale di una casa: caricabatterie, televisori, computer e persino forni a microonde. Anche se il consumo energetico di ciascun dispositivo in standby è relativamente basso, quando li sommiamo ecco che arriva il salasso in bolletta.
Per ridurre il consumo energetico è fondamentale scollegare o spegnere i dispositivi quando non sono in uso: il caricabatteria va staccato dalla presa e il televisore non deve avere il led rosso che continua a fissarvi. Un ottimo suggerimento è dotarsi di prese intelligenti, che consentono di spegnere completamente i dispositivi collegati e, inoltre, sono molte aziende stanno cominciando a produrre apparecchiature più efficienti dal punto di vista energetico e che consumano meno in posizione standby.
Modalità standby, spreco di soldi ed altri problemi per il pianeta
In aggiunta al consumo dei dispositivi in standby, è importante considerare anche l’uso di dispositivi elettronici durante il giorno: smart TV, i computer e gli elettrodomestici moderni spesso richiedono una quantità considerevole di energia, anche se ridotti quando si tratta di prodotti di ultima generazione.
È importante utilizzare questi dispositivi con attenzione e cercare di limitare al minimo il tempo di funzionamento quando non sia strettamente necessario: vi ringrazieranno sia il vostro portafoglio sia il pianeta.
Alexa, quanto mi costi
Una delle sorprese peggiori, in questo senso, lo ha rappresentato un apparecchietto ormai diffusissimo nelle case degli italiani: Alexa, il dispositivo autoparlante di assistenza domestica (o da ufficio). Anche se non sono in funzione in maniera stabile, gli autoparlanti di Amazon ( o quelli di Google, il problema è identico) rimangono in stand-by per tutto il periodo in cui sono collegati alla corrente elettrica ed al modem divorando, oltre al’energia, anche i vostri giga. Potenza ed assorbimento variano da modello a modello ma, facendo una media, è possibile affermare che, in un anno consumano circa 26 Kwh, con una spesa media di circa 4 euro, se consideriamo il costo dell’energia al valore attuale.
Magari potete trovarla una cifra irrisoria (beati voi), ma se lo moltiplicherete per tutti i dispositivi che tenete quotidianamente in standby, soprattutto se avete più di un assistente autoparlante come Alexa, vi accorgerete che la somma che otterrete non è affatto trascurabile, soprattutto perché va sprecata in momenti in cui nessuno ne trae beneficio, mentre si è fuori casa oppure mentre si dorme.