Lavoro, se sparisci dall’ufficio il capo non può licenziarti: in tutti questi casi puoi fare ricorso | La vittoria è assicurata
Diritti e doveri: ci sono situazioni in cui è legittimo allontanarsi anche a lungo dal lavoro senza preavviso
Nell’ambito del lavoro, è la fiducia tra il datore di lavoro e il dipendente l’elemento che sottende qualunque tipo di rapporto: obblighi di diligenza, obbedienza e fedeltà che sono sanciti da leggi, contratti collettivi di lavoro e contratti individuali ed ogni lavoratore è consapevole che comportamenti scorretti possono portare a provvedimenti disciplinari e sanzioni.
L’abbandono del posto di lavoro è una delle condotte che possono avere conseguenze serie e, infatti, va distinto dal semplice allontanamento.
L’abbandono si verifica quando un dipendente, durante l’orario di lavoro, si assenta dall’azienda senza autorizzazione, senza fornire alcuna giustificazione e diventando irraggiungibile per un periodo considerevole e, in base alle mansioni e alle regole aziendali, può persino portare al licenziamento per giusta causa. Quando, infatti, l’assenza ingiustificata causa problemi organizzativi o può compromettere la sicurezza degli altri lavoratori, le contromisure possono arrivare a fino all’interruzione del rapporto di lavoro.
L’allontanamento, invece, si riferisce a una breve assenza – tanto improvvisa quanto ingiustificata – dal posto di lavoro. In queste situazioni, le sanzioni sono di solito limitate a rimproveri, multe o sospensioni. In ogni caso, è considerata allontanamento l’assenza temporanea del lavoratore che risulti, comunque raggiungibile.
Valutare la gravità del fatto
Ogni abbandono del posto di lavoro rappresenta una violazione del contratto di lavoro e, di conseguenza, espone il dipendente a possibili sanzioni disciplinari. Tuttavia, non tutte le violazioni sono uguali, e il datore di lavoro deve valutare la gravità del comportamento prima di decidere quale sanzione applicare. La durata dell’assenza è uno dei fattori chiave da considerare.
In generale, un breve allontanamento di per sé non costituisce una grave violazione del rapporto di fiducia che regola il rapporto di lavoro e, infatti, come detto, la sanzione disciplinare può limitarsi ad un richiamo o ad una multa per un’assenza non autorizzata. Inoltre, le sanzioni si possono evitare in presenza di una giustificazione plausibile, anche se espressa in ritardo.
Quando è legittimo assentarsi senza preavviso
Esistono, però, situazioni in cui il dipendente può assentarsi senza preavviso e, senza, per questo, incorrere in sanzioni disciplinari. E’ il caso, per esempio, di un improvviso problema di salute – o un infortunio – che impedisca al lavoratore di rimanere in ufficio: questa condizione costituisce una valida giustificazione, anche se postuma, purché almeno i colleghi ne vengano informati e si esibisca un certificato medico che attesti il problema di salute, anche successivo all’allontanamento.
Anche le aggressioni verbali o le molestie da parte di colleghi o superiori giustificano l’abbandono del posto di lavoro, così come condizioni che mettano a rischio la propria salute e la sicurezza: la situazione di pericolo può essere provocata da una persona oppure da una situazione o, ancora, da agenti esterni ( fuga di gas, incendio, esposizione ad agenti chimici o batteriologici …). Il datore di lavoro, infatti, ha, come prima responsabilità, quella di garantire la sicurezza, l’incolumità e la salute dei propri lavoratori.