Inflazione, per contrastare gli aumenti lo stipendio attuale non basta: la cifra che salva tutti sembra irraggiungibile
Tutti gli sforzi governativi per aumentare gli stipendi non sono bastati a contrastare il carovita. Ma quanto dovremmo veramente guadagnare?
Eppure ci hanno provato davvero. E’ dal settembre 2020 che i prezzi aumentano, prima per via della ripresa post lock-down, poi per colpa della guerra e del rincaro dell’energia.
Tutti i governi che si sono susseguiti da allora hanno cercato, nei limiti del possibile, di arginare una corsa al rialzo che, ancora oggi, non sembra intenda veramente arrestarsi. E, a dire il vero, qualche risultato è stato ottenuto, soprattutto grazie al cosiddetto taglio del cuneo fiscale.
Ma di quanto sono aumentati gli stipendi nell’ultimo anno? E tale incremento si è rivelato sufficiente al fine di contrastare realmente il carovita? Proviamo a fare qualche calcolo semplice assieme. Partiamo da un dato ISTAT recente, ossia quello relativo all’incremento della retribuzione oraria media nei primi nove mesi dell’anno in corso rispetto allo stesso periodo del 2022.
L’Istituto Nazionale di Statistica ci riferisce che, mediamente, gli stipendi – nell’intervallo di tempo considerato – sono aumentati di un 2,6%. Ovviamente, se andiamo a scavare un po’ più a fondo, troviamo che qualche settore ha incrementi più alti – ad esempio i vigili del fuoco (+11,3%) ed i metalmeccanici (+6,2%) – mentre altri hanno visto un rialzo decisamente più lieve, come il comparto dei servizi (+1,6%).
Stipendi più alti, ma non basta
Poiché l’inflazione, a settembre 2023, ha segnato un +5,3% su base annua, è chiaro che, mediamente, gli stipendi non si sono affatto adeguati al costo della vita.
A parte le “isole felici” dei vigili del fuoco, dei metalmeccanici e, forse, di pochi altri, la maggioranza dei lavoratori si è trovata ad avere, in media, un gap di crescita minima necessaria di circa il 2,5%. Tant’è che aumentano sempre di più le famiglie che faticano ad arrivare alla fine del mese.
Quanto si dovrebbe guadagnare?
La domanda che è legittimo a questo punto porsi è la seguente: ma quanto dovrebbe essere il netto in busta paga in più, affinché il reddito risulti adeguato per vivere dignitosamente? Al di là delle percentuali, quanti soldi debbo trovare accreditati ulteriormente sul mio conto corrente affinché io possa contrastare adeguatamente l’inflazione?
E’ chiaro che, posta così, la questione risulta piuttosto astratta: ognuno di noi ha infatti bisogni ed esigenze molto personali, pertanto è quasi impossibile trovare una cifra giusta che possa valere per tutti. Tuttavia, possiamo tranquillamente supporre che un aumento di stipendio che si aggiri sui 100 € al mese potrebbe accontentare la maggioranza dei lavoratori.