Prelievo contante, se ritiri più di questa cifra attiri l’attenzione del Fisco: la soglia è più bassa di quanto immagini
Scopri le regole sui prelievi in contanti: limiti, controlli e sanzioni. Attenzione alle soglie fiscali per evitare problemi
Il denaro è vostro e nessuno può impedirvi di usarlo per gli scopi che preferiate, purché leciti, ovviamente. E prelevarne troppo e troppo spesso può far insospettire gli organismi preposti al controllo delle vostre operazioni finanziarie, a partire proprio dal vostro istituto di credito.
Il limite al prelievo o alle transazioni in contanti è normato da leggi che, invero, negli ultimi vent’anni sono approvate, abolite o modificate ad ogni cambio di governo. Una volta fissato il tetto, comunque, appena questo viene superato ecco che parte l’alert e si accendono tutta una serie di fari sulle vostre operazioni.
Questo in funzione della normativa antiriciclaggio, che mira a prevenire operazioni illecite attraverso controlli sui prelievi di contante ed è fondamentale, per i correntisti, comprendere i limiti delle proprie operazioni e aderire alle regole per evitare complicazioni fiscali e giudiziarie, nei casi più estremi.
La Banca d’Italia, attraverso l’Unità di Informazione Finanziaria (UIF), riceve segnalazioni dagli istituti bancari in caso di operazioni sospette, ovvero che superano i limiti fissati e, a quel punto, l’informazione arriva anche all’Agenzia delle Entrate, che si occupa all’analisi dei dati finanziari.
Uif e Agenzia delle Entrate in agguato
L’Ente, infatti, non può controllare direttamente i prelievi di contante, concentrandosi principalmente sui versamenti e bonifici ricevuti, quindi tende ad entrare nel merito soltanto in precise circostanze.
L’uso del denaro contante è ancora molto diffuso, nonostante si stia incentivando in tutti i modi possibile l’uso dei pagamenti elettronici, ma molti di noi tendono ad utilizzare le banconote nel quotidiano, lasciando alle carte – di credito o di debito – solo alcuni tipi di spese.
Pagamenti e prelievi dal conto corrente, limiti e differenze
Dal gennaio 2023, il limite per effettuare o ricevere pagamenti in contanti è salito a 5.000 euro, mentre il prelievo di soldi mensile, dal conto corrente, è fissato in un massimo di 10.000 euro, con segnalazioni obbligatorie in caso di superamento. E la distinzione è fondamentale, perché mentre il prelievo di contanti è un’operazione legittima, pur se soggetta alla normativa antiriciclaggio, effettuare transazioni pagando o ricevendo somme di denaro superiori ai 5.000 euro può innescare controlli di ben altro genere.
Il denaro è un valore circolante ed è assolutamente legale utilizzarlo ma è altrettanto fondamentale comprendere come usarlo senza infrangere le leggi correnti: dal gennaio 2023, come detto, il limite per l’utilizzo di contanti è salito a 5.000 euro, mentre il prelievo mensile massimo è fissato a 10.000 euro, con segnalazioni obbligatorie in caso di superamento di queste operazioni anche si tratta di movimentazioni occasionali o frazionate.