Lavoro, dal 2024 lo sgravio contributivo sarà del 100%: in 570mila potranno festeggiare | Se fai parte di queste categorie intaschi un sacco di soldi
Manovra 2024, misure pro natalità: decontribuzione per 110mila genitori con 3 o più figli e 570mila con due. Bonus asilo per 210mila famiglie.
la Legge di Bilancio 2024 include misure volte a sostenere i genitori che lavorano a tempo indeterminato, nel privato così come nel pubblico. Una di queste misure prevede una decontribuzione, valida dal 2024 al 2026, che garantirebbe uno sgravio contributivo del 100% fino a un massimo di 3.000 euro annui, senza alcun limite di reddito.
La durata di questo sgravio dipenderà dal numero di figli: fino al compimento dei 10 anni di età per il più giovane se si hanno due figli ed esteso fino al 18° anno per il più piccino se, di figli, se ne hanno almeno tre. Un intervento che, secondo la Ragioneria dello Stato, coinvolgerà un significativo numero di famiglie, per una spesa calcolata in 567,8 milioni di euro nel 2024; 199,7 milioni nel 2025 e 204,3milioni nel 2026.
Per migliorare la vita lavorativa dei genitori di bimbi piccoli, ecco arrivare anche il bonus asilo nido, sensibilmente aumentato rispetto al pre-esistente. Potranno godere di questo beneficio le famiglie con figli che nasceranno a partire dal prossimo anno e con fratelli minori di 10 anni, purché l’Isee di riferimento non superi i 40mila euro annui.
E’ quindi previsto l’aumento da 3.000 a 3.600 euro per nuclei famigliari con Isee fino a 25mila euro e fino a 2.500 per chi ha un reddito compreso tra 25.001 e 40mila euro.
Le misure nella legge di Bilancio del governo Meloni pro natalità
La platea interessata a questo provvedimento, nel 2024, è calcolata in 210mila famiglie ma si presume che possano aumentare di altre 21.000, attratti dalla misura che vuole incentivare proprio la natalità. Per far fronte a questi provvedimenti, si ipotizza una spesa di 240mlioni di euro per il 2024 che si aggiungono a quelli già stanziati, raggiungendo la ragguardevole somma di 815,8 milioni di euro che, nel 2026, supereranno quota 897milioni.
La proposta di legge di Bilancio del governo Meloni, però, non è destinata all’intera platea dei lavoratori italiani con figli a carico, ma mira a sostenere specificatamente le madri lavoratrici con contratti a tempo indeterminato.
L’aiuto concreto per le lavoratrici con 2 o più figli
Secondo le stime della Ragioneria dello Stato, beneficeranno degli scontri contributivi almeno 110mila madri lavoratrici del settore privato con tre o più figli e che godano di un contratto a tempo indeterminato, delle quali solo 390 sono lavoratrici agricole.
Le donne con due figli, di cui uno sotto i 10 anni sono, invece, molte di più: 1.475 sono quelle occupate in agricoltura e 569mila tutte le altre, impiegate sempre nel settore privato che si andranno a sommare a quelle che lavorano nel pubblico impiego.