Divorzio, i costi diventano insostenibili: tra reversibilità, TFR ed eredità c’è chi rischia di finire sul lastrico | Se eviti questi obblighi rischi grosso
Le ultime stime parlano di cifre davvero altissime. Tutto quello che devi sapere prima di chiedere il divorzio.
Quando una coppia decide, dopo anni di matrimonio, di divorziare, non è mai una scelta semplice soprattutto se ci sono dei figli che ne soffrirebbero tanto di questa decisione. Ma quando è nato il divorzio in Italia? È stato introdotto nel 1970 con l’approvazione della legge numero 898/1970, conosciuta proprio come legge sul divorzio.
In realtà, questa legge, non ha fatto altro che abrogare la precedente, già in vigore, che lo proibiva nel nostro Paese ed era la famosa legge fascista del 1930 n. 289. Negli ultimi anni, le procedure sono diventate molto più veloci rispetto al passato dove, attraverso una separazione consensuale, per giungere a un divorzio definitivo potevano passare diversi anni.
Non sempre, però, le coppie che decidono di divorziare restano in cattivi rapporti, anzi. Spesso e volentieri quando si decide di interrompere una relazione con una persona, non vuol dire che sia terminato l’affetto, ma, semplicemente ci si rende conto che sono presenti delle incompatibilità caratteriali.
La domanda quindi potrebbe sorgere spontanea: perché sposarsi se poi dopo emergono queste problematiche? Socrate era solito promuovere il motto Conosci te stesso e forse, quando si decide di sposare un’altra persona, non sempre si ha la piena consapevolezza del proprio io ed è per questo che poi, dopo anni di problemi, riemergono delle situazioni irrisolte.
L’aumento dei divorzi in Italia
In Italia, negli ultimi anni, i divorzi sono aumentati a dismisura. Infatti, attraverso alcuni sondaggi, si è scoperto che anche al Sud Italia, dove prima vi era una solidità maggiore tra le coppie, adesso inizia ad esserci un numero crescente di interruzioni matrimoniali.
A questo punto, va detto che ci sono anche diversi costi da dover affrontare per le pratiche del divorzio. Quando si giunge, quindi, allo scioglimento degli effetti civili del matrimonio, ci si trova anche dinanzi alla determinazione della decadenza di una serie di diritti e doveri reciproci.
Le conseguenze economiche dei divorzi
Dopo il divorzio, vi è quasi sempre l’assegno divorzile che spetta a condizione che ci siano tutti i requisiti imposti dalla legge. Sarebbe da ricollegare a quello che più comunemente viene chiamato come mantenimento post separazione.
C’è da dire che, quando si arriva ad un divorzio, si matura anche un TFR quindi si ha diritto ad una parte dell’indennità di fine rapporto dell’ex coniuge. Se uno dei due, dopo il divorzio, decide di non sposarsi nuovamente con altre persone, si avrà diritto alla pensione di reversibilità dell’ex coniuge non più in vita. Insomma, prima di pensare di lasciare definitivamente il proprio partner, è bene avere in mente tutte queste conseguenze.