Euro, le banconote nascondono un segreto che in pochi conoscono: la posizione dei ponti sulle banconote ora ha un nome ben preciso
Controlla subito le tue banconote per vedere subito questo disegno. Finalmente ecco la verità sui ponti raffigurati.
L’avvento degli anni 2000 è stato non solo l’inizio di un nuovo millennio ma anche l’introduzione della moneta unica: l’euro. Precisamente, questa moneta è stata introdotta in circolazione dal 1 gennaio 2002 per poi sostituire definitivamente la lira, dal 28 febbraio dello stesso anno.
Come ben ricordiamo, però, il primo passo verso l’introduzione di questa moneta è avvenuto sin dal 1993 quando con il Trattato di Maastricht si è stabilito quello che doveva essere un sistema di integrazione economico per i vari paesi dell’Unione Europea.
Sin dall’introduzione dell’euro, ricordiamo che erano in circolazione le calcolatrici per il cambio di valuta e si era soliti scoprire, ad esempio, il valore della moneta da 2 euro che corrispondeva a 1936,27 lire.
Anche nelle scuole, si iniziava a ragionare nei problemi di matematica, sin da subito, con questa nuova moneta per indurre, non solo i ragazzi ma anche gli insegnanti, ad un’integrazione veloce e simultanea di questo cambiamento radicale.
L’adattamento negli anni alla moneta unica
Le persone più adulte, quando si son ritrovate a dover effettuare il cambio di moneta, inizialmente si sono ritrovate a confrontare i prezzi, da euro con la valuta nazionale precedente, e ciò, ha creato diverse confusioni. Una vera trasformazione che, ad oggi, continua a far discutere.
Le nuove generazioni, invece, coloro che rientrano nella categoria Generazione Z, a differenza dei Millennial e dei Boomer, si ritrovano ad essere i nativi digitali che non hanno mai conosciuto la lira e quindi avranno sempre e solo un unico riferimento monetario.
I ponti raffigurati non esistono
Le varie monete e banconote euro, oltre ad essere chiaramente utilizzate per fini economici sono anche apprezzate per il loro colore e per il design su cui sono raffigurate delle strutture architettoniche eccezionali. Non tutti sanno, però, che sulle banconote, l’illustratore austriaco Robert Kalina, che si è occupato di disegnare e raffigurare diverse costruzioni, ha riportato alcuni ponti che sembrano rievocare l’Antichità Classica, il Periodo Romano, il Rinascimento, il Barocco e così via.
Strutture straordinarie che, però, nascondono un dettaglio davvero unico. Questi disegni, in realtà, non rappresentano alcuna architettura esistente proprio per evitare di preferire qualcosa ai danni di qualcos’altro. Non tutti erano a conoscenza di questa strategia del noto artista che ha stupito anche per il suo grande estro. Il disegnatore olandese Robin Stam ha deciso di dare vita, però a questi ponti sulle banconote, progettandoli mantenendo fede ai colori e alla struttura.