Truffa del bonifico, con questa tecnica basta un numero per svuotarti il conto corrente | Salva i tuoi risparmi e presta attenzione a questo dettaglio
I raggiri online sono assai frequenti e in molti cadono nella trappola. Scopriamo l’ultima truffa segnalata dall’Unione Consumatori.
Meno male che esiste la cartella anti-spam. Non tutti sanno esattamente come funziona, e qualcuno, addirittura, ne ignora l’esistenza. Ma essa è indispensabile non solo per evitare di ricevere mail-spazzatura.
Se i sistemi algoritmici del proprio servizio di posta elettronica funzionano bene, la cartella anti-spam riceve anche mail con allegati infetti da virus, nonché messaggi che hanno tutto il sapore della truffa. Sarà capitato a molti di coloro che leggono queste righe, di ricevere in passato messaggi di quest’ultimo tipo.
Una truffa che ha circolato, e che circola ancora, è quella del cosiddetto “pacco sospeso“. Il raggiro funziona nel seguente modo: si riceve un messaggio – via mail o via sms – che appare effettivamente inviato da un corriere famoso (BRT, DHL, ecc.), nel quale si viene avvertiti che un pacco in consegna è stato bloccato.
Per ricevere quanto è in deposito presso il corriere, sarebbe necessario pagare una piccola somma, spesso pari a 2 €. Vista l’esiguità dell’importo, in molti abboccano alla richiesta e – seguendo un link – atterrano su un sito fraudolento, ove inseriscono i dati della propria carta di credito, che vengono così copiati ed utilizzati per operazioni illecite.
Truffa del bonifico, come funziona
L’Unione Nazionale Consumatori ha però recentemente segnalato l’esistenza di un’ulteriore truffa, estremamente pericolosa. Essa non solo può farci perdere dei soldi, ma purtroppo anche farci passare guai seri con la giustizia. Vediamo come funziona.
La truffa del bonifico ha due varianti. La più classica, alla quale oggi abboccano sinceramente in pochi, è quella che inizia con un contatto via mail da parte di una persona apparentemente molto affidabile, la quale ci chiede di poter far transitare una cospicua quantità di danaro sul nostro conto corrente, dietro lauta ricompensa.
La truffa del bonifico sbagliato
La versione più recente, e sinceramente anche più inquietante, parte invece con la ricezione, sul nostro conto corrente, di una somma di danaro di ignara provenienza. Subito dopo veniamo contattati dal truffatore, il quale chiede indietro la somma, bonificata per errore.
E qui sta la truffa, perché l’IBAN dal quale è partito il bonifico errato non è lo stesso verso il quale dobbiamo restituire il danaro. Come nella versione classica, anche in questo caso viene utilizzato l’ignaro utente per “ripulire” soldi, sicuramente di provenienza illecita. Il problema è che se si accetta, anche in buona fede, di effettuare la transazione come ci viene richiesto, diventiamo complici del truffatore e possiamo essere accusati di riciclaggio.