Addio debiti con la nuova sanatoria 2024, se hai precedenti con il Fisco puoi dormire sereno: novità sorprendenti
Scopriamo cosa ha in mente il Governo in merito alle liti pendenti con il fisco. Spunta infatti all’orizzonte una nuova importante sanatoria.
Siamo alla vigilia della fine dell’anno e, come sempre accade, il Governo cerca di fare i conti per racimolare qualche miliardo di euro in più di extragettito, per garantire una maggiore copertura finanziaria agli impegni presi con i propri elettori.
Tra le varie opzioni sul campo, spunta molto spesso fuori quella relativa ad agevolazioni nei confronti di chi ha conti in sospeso con il fisco. La logica che viene seguita è, più o meno, la seguente: se un contribuente non mi dà 1.000 €, magari, se gli riduco l’importo a molto molto meno, incasso subito qualcosa.
A questo principio si sono ispirate, nel tempo, le varie rottamazioni e gli stralci delle cartelle esattoriali. L’ultima rottamazione, la quater, è stata lanciata quest’anno e il prossimo 30 novembre scade il termine per il pagamento della seconda rata.
Rientrano nello stesso ambito anche i condoni – o sanatorie – fiscali. A suggerire l’utilizzo di questo strumento straordinario è anche l’idea che i crediti immagazzinati dall’Agenzia delle Entrate stiano diventando effettivamente un po’ troppi. A fine 2022 essi risultavano pari a ben 1.153 miliardi di euro…
Sanatoria fiscale 2024
Ma non c’è solo il peso dei crediti a far pendere la bilancia a favore di una sanatoria: un ulteriore problema che deve essere affrontato e risolto è anche quello del carico di lavoro che i tribunali debbono affrontare in relazione alle liti pendenti con il fisco.
La nuova sanatoria fiscale che si sta prefigurando all’orizzonte dovrebbe per l’appunto affrontare questo particolare problema. Sono infatti circa centomila i procedimenti giudiziari riguardanti liti fiscali in attesa di giudizio nei tribunali italiani di primo e secondo grado, nonché pendenti in Cassazione. A poco infatti son servite le misure sula definizione agevolata poste in essere con la Legge di Bilancio 2023, le quali hanno sì sfrondato circa 7.000 cartelle esattoriali, ma ne risultano in entrata oltre 10.000.
Cosa prevede la nuova sanatoria
Per ora sono solamente ipotesi, ma sembra che al vaglio del Governo vi sia la possibilità di eliminare la mediazione davanti alle Agenzie fiscali.
Il tetto al di sotto del quale scatterebbe l’eliminazione dell’istituto della mediazione pare fissato a 50.000 €. Questa fase delicata dovrebbe essere sostituita da una forma di conciliazione preventiva e dal rafforzamento dell’autotutela. Il risultato dovrebbe portare a smaltire un carico pendente del valore di circa 40 miliardi di euro.