Pensioni minime, l’aumento del nuovo anno sta per arrivare: mai visti importi così alti | Promesse di Governo mantenute
Per i pensionati minimi l’inflazione porta con sé anche una rivalutazione importante degli importi dell’assegno. Vediamo a quanto ammonterà.
Vivere con la pensione minima, di questi tempi, non è cosa facile. Per tutto il 2022 l’importo mensile dell’assegno di quiescenza minimo è stato veramente basso, pari cioè a 525,38 €.
Qualcosa, però, con il 2023, si è mosso. Siamo infatti in attesa di importanti rivalutazioni degli importi della pensione minima, che saranno peraltro in parte retroattive dallo scorso gennaio. La meccanica che sta dietro agli incrementi previsti è piuttosto semplice. Proviamo a capirci assieme qualcosa.
Ad inizio 2023 la pensione minima aveva un valore annuo pari a 7.328,62 €, il che significa 563,74 € al mese. Ciò vuol dire che tutti coloro che percepivano un assegno inferiore a tale soglia – a meno che l’importo non sia stato calcolato interamente secondo il metodo contributivo – avevano diritto ad un integrazione volta a far raggiungere i valori appena indicati.
Con il luglio scorso c’è stato un primo incremento degli assegni minimi di quiescenza, retroattivo da gennaio 2023. L’importo minimo è stato portato a 572,74 € per gli under 75 e a 599,82 € per gli over 75. Con l’imminente prossimo dicembre, si verificherà una situazione sostanzialmente analoga.
La rivalutazione a dicembre 2023
Il prossimo mese vedrà infatti l’applicazione anticipata del conguaglio della rivalutazione, generalmente operativo dal mese di gennaio. Ciò poterà nelle tasche dei pensionati uno 0,8% in più al mese dall’inizio del 2023. Ciò significa che verranno accreditati sui conti correnti tutti gli arretrati spettanti da gennaio ad oggi.
Facendo due conti, gli importi della pensione minima 2023 saranno definitivamente variati come segue: 576,45 € per gli under 75 e 604,28 € per gli over 75. Quindi, detto altrimenti, gli anziani che godono del trattamento previdenziale minimo percepiranno a dicembre, oltre alla mensilità corrente e alla tredicesima, un ulteriore importo. Quest’ultimo rappresenterà l’integrazione spettante arretrata, e oscillerà tra i 40,81 € (under 75) e i 49,06 € (over 75).
Le pensioni minime nel 2024
Ma gli aumenti delle pensioni minime non terminano con la fine dell’anno. Si attende infatti anche per gennaio una nuova rivalutazione, relativa al tasso medio d’inflazione accertato dall’ISTAT per il 2023. Per quanto ad oggi sappiamo, gli importi dell’assegno previdenziale minimo dovrebbero subire un ulteriore rialzo del 5,4%, portandosi a 598,60 € mensili.
A questo incremento va inoltre aggiunta una ulteriore misura di rivalutazione straordinaria, prevista dalla Legge di Bilancio 2023, per il 2024 pari al 2,7% per tutti. Alla fine, l’importo della pensione minima mensile dovrebbe definitivamente attestarsi a 614,76 €.