380 euro per le famiglie, con il bonus supermercato il cenone di Natale sarà indimenticabile: scopri se ti spetta
Con le festività natalizie alle porte non farti trovare impreparato. Se rientri tra queste categorie farai la spesa ad occhi chiusi.
Mancano davvero poche settimane e le tavole degli italiani saranno ricche ed imbandite con piatti tipici natalizi. Da nord a sud, molte sono le tradizioni culinarie. Da sempre, ormai, vi è l’ardua lotta fra il team panettone e il team pandoro.
Trattasi comunque di prodotti nati nel nord Italia che vengono apprezzati da grandi e piccini. Per una cena davvero succulenta, non potrà mancare sulle tavole il cappone o il tacchino. Essi sono molto diffusi nelle 20 regioni italiane e, spesso, questa carne può essere farcita con delle castagne, con della carne macinata e aromatizzata con delle erbe specifiche.
Al sud Italia, però, al cappone, viene preferito l’agnello o il capretto. Precisamente l’arrosto, aromatizzato con delle erbe mediterranee ed aromi locali sembra essere di buon augurio per le festività che si apprestano a trascorrere.
Al fine di augurarsi tanta fortuna nell’anno che verrà, la sera del 31 dicembre, a tavola, protagonista assoluto è lo zampone o il cotechino. Inizialmente era una tradizione nata soprattutto fra l’Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto.
Tra il baccalà e i dolci
Attualmente, vene proposta in tutta Italia con lenticchie di contorno che possano dare il buon auspicio di ottenere tanti soldi in futuro. Nei giorni successivi alle festività, soprattutto nelle regioni costiere e in Emilia-Romagna, si preferisce mangiare tortellini in brodo o ravioli ripieni di pesce che possano essere utili per pranzi leggeri e meno abbondanti.
La sera del 24 e del 31 dicembre non potrà mancare il baccalà. Sebbene ci sia quello alla vicentina molto diffuso nel nord est dell’Italia, la gran parte della nostra Penisola preferisce mangiarlo alla maniera ligure, cioè fritto. Nel sud Italia regnano alcuni dolci molto apprezzati da grandi e bambini: struffoli e mostaccioli. Sono dei dolci tipici a base di miele, farina e possono essere ricoperti da zucchero e cioccolato. Nel nord Italia, invece, ritorna in auge un dolce che invece viene solitamente mangiato a novembre: il torrone.
Torna la Social card Dedicata a te
C’è da dire, però, che per garantire delle tavole così ricche di pietanze bisogna avere anche la possibilità di avere un’importante disponibilità economica proprio per fronteggiare queste spese. E’ importante sapere che tutte le famiglie che hanno un Isee inferiore a 15.000 € possono avere 382,50 € della Social card che è prevista anche per il 2024.
Ovviamente, la famosa Social card Dedicata a te, la si eroga in base agli elenchi presenti nelle varie graduatorie dei comuni italiani. Tutti coloro che sono esclusi da questi elenchi sono i possessori di reddito di cittadinanza, assegno di inclusione, indennità di mobilità, naspi, fondi di solidarietà, cassa integrazione guadagni e altre forme di integrazione salariali.