RDC, come averlo nel 2024 nonostante l’abolizione: la domanda puoi farla già da ora
Puoi ancora richiedere il sussidio se rientri tra queste categorie. Hai i minuti contati per presentare la richiesta.
Quando si parla di reddito di cittadinanza, erroneamente si pensa che riguardi solo il nostro Paese. In realtà, questo sostegno economico, viene fornito da diversi Stati in cui i cittadini possono accedervi a seconda della loro situazione lavorativa e socioeconomica.
Ma qual è il reale obiettivo di questo reddito? Ovviamente, l’intento è quello di ridurre la povertà al fine di promuovere un’inclusione sociale per poi garantire anche un livello minimo di reddito a tutti coloro che sono in società.
Le caratteristiche specifiche chiaramente non sono sempre uguali e possono cambiare da una Nazione all’altra. Possono esserci diversi termini e criteri per stilare i programmi da seguire. Ci sono, però, delle caratteristiche che possono rivelarsi comuni.
In alcuni Paesi, è concepito come un diritto universale disponibile per tutti i cittadini senza dover ricorrere a discriminazioni sullo status lavorativo. Il programma serve soprattutto a dare un livello minimo di sostegno per garantire alle persone di poter acquistare beni di prima necessità come cibo, assistenza sanitaria e avere una casa.
I diversi programmi finanziari
Sono diverse le Nazioni in cui si può ricevere questo reddito a seconda delle condizioni da dover avere, tipo la residenza nel Paese in cui si vive anche solo per un determinato periodo. Chiaramente, questo supporto economico non nasce solo per ridurre la povertà, dando dei fondi, senza un fine ben preciso.
Infatti sono diversi i programmi di reddito di cittadinanza in alcuni Paesi che riescono a promuovere anche l’occupazione e l’inclusione sociale attraverso delle linee guida che possono fare in modo che le persone che lo percepiscono, possano trovare ben presto un lavoro. Una domanda che spesso sorge spontanea anche in Italia riguarda la fonte del finanziamento proprio per garantire questo supporto economico. Ovviamente, i programmi finanziari cambiano da Paese in Paese. Spesso essa può essere ricavata dalle tasse generali o addirittura da risorse naturali.
Arriva l’assegno di inclusione
In Italia, è stato introdotto dal Movimento 5 Stelle istituito dal Decreto-legge 28 gennaio 2019, n°4. Con il Governo Meloni le cose cambieranno. Infatti con il Decreto Lavoro, che entrerà in vigore proprio dal 1 gennaio 2024, esso verrà abolito e sostituito con l’assegno di inclusione che prevede specifici percorsi di inserimento sociale e lavorativo.
Al fine, quindi, di poter avere questo assegno, ci si può recare attraverso i Patronati ed i CAF che possono effettuare la domanda inviate telematica all’Inps. Prima che l’assegno diventi operativo, dovranno arrivare dei decreti legati proprio alla sua attuazione e ciò è stato indicato proprio dal Dipartimento per il programma di Governo.