Tredicesime a rischio per 14 milioni di dipendenti, il Governo l’ha fatto di proposito: i lavoratori sono infuriati
Pessime notizie per le tredicesime 2024. Il Governo ha confermato il taglio del cuneo fiscale, ma escludendolo per le gratifiche natalizie.
Almeno per quest’anno, godiamoci una tredicesima mensilità degna di questo nome. Sì, perché dall’anno prossimo, a quanto sembra, le cose cambieranno decisamente in peggio.
Ma facciamo un passo alla volta, e cerchiamo di capire bene che cosa succederà a dicembre 2024 alle gratifiche natalizie di tutti i lavoratori dipendenti. Le tredicesime sono di fatto una mensilità aggiuntiva rispetto allo stipendio base, che per legge viene riconosciuta a tutti i dipendenti, pubblici e privati. Calcolarla è piuttosto semplice: vediamo di seguito come si fa.
Per conoscere il valore del nostro stipendio aggiuntivo di dicembre, basta prendere in considerazione lo stipendio mensile lordo base e sottrarvi prima i contributi e, poi, l’IRPEF. Quest’anno l’aliquota contributiva sulla tredicesima a carico dei dipendenti è agevolata, ed è pari al 6,19%, se il valore della gratifica non è superiore a 1.923,00 €.
L’IRPEF invece viene calcolata applicando sull’importo di tredicesima al lordo dei contributi l’aliquota fiscale di riferimento. Per stipendi, diciamo così, “normali”, l’aliquota sarà pertanto una media tra il 23% e il 25%. Effettuati entrambi questi passaggi, otteniamo il valore netto della gratifica, che generalmente risulta più basso del valore dello stipendio mensile base.
Tredicesime e sgravio contributivo
Dicevamo che l’aliquota contributiva sulle tredicesime, per il 2023, è agevolata. Essa infatti gode di uno sconto di 3 punti rispetto all’aliquota ordinaria del 9,19% se il valore della gratifica non è superiore a 1.923,00 €; lo sconto si riduce di un punto se invece il valore della gratifica è compreso tra 1.926,00 € e 2.692,00 €; esso si azzera per importi di gratifica superiori.
Ciononostante, l’agevolazione contribuiva sulle tredicesime è poca cosa se rapportata a quella sui redditi ordinari da lavoro. Sullo stipendio base, infatti, quest’anno lo sgravio è stato ben più pesante: il 7% sulle mensilità che non eccedono i 1.923,00 € e il 6% sulle mensilità comprese tra i 1.923,00 € e i 2.692,00 €.
Le tredicesime nel 2024
Il problema è che, per il prossimo anno – secondo le bozze che circolano relative alla nuova Legge di Bilancio – lo sgravio contributivo risulta riconfermato ma senza alcun effetto sul rateo di tredicesima.
Quindi, ricapitoliamo: le tredicesime, per effetto della tassazione IRPEF sono sempre mensilità più povere, poiché non godono degli effetti benefici delle detrazioni; nel 2023 le gratifiche natalizie si avvarranno però di uno sgravio contributivo, se pur limitato; nel 2024, per quanto ne sappiamo oggi, la tredicesima mensilità non godrà più di alcuna agevolazione.