Riscaldamento e termosifoni, se li imposti così rischi una multa salatissima | Non farti trovare impreparato o sono guai
Tanti italiani commettono da sempre lo stesso errore. Per evitare costi esorbitanti, segui attentamente questi saggi consigli.
Gli italiani, soprattutto in questo periodo dell’anno, sono soliti accendere i termosifoni per riscaldare l’ambiente. Questi, chiamati anche radiatori, altro non sono che dei dispositivi utilizzati per riscaldare l’ambiente circostante con l’emanazione del calore.
In realtà, questo concetto di riscaldamento, ha radici molto storiche e l’uso è nato nel XIX secolo. Infatti, il sistema moderno di riscaldamento è stato sviluppato da Franz San Galli, un inventore polacco-russo, che ha brevettato il primo prototipo di termosifone nel 1855.
Trattasi di un tipo di radiatore che utilizzava un liquido riscaldato solitamente con acqua o con una miscela di acqua e glicole. Questo sistema poi è stato adottato in tutta l’Europa negli anni successivi.
I termosifoni, quindi, funzionano attraverso il principio di convenzione termica con l’acqua che viene riscaldata e rilascia calore in modo da utilizzare i radiatori per distribuire la fonte calorifera nell’edificio.
I vari consumi energetici
Quindi, quando l’aria fredda si avvicina al radiatore, essa viene riscaldata diventando più leggera e si sposta verso l’alto. Questo movimento quindi crea un flusso di calore costante in tutto l’ambiente.
Ovviamente, i consumi energetici dei termosifoni dipendono da molti fattori, come anche la dimensione della casa, l’isolamento termico e anche la temperatura esterna. Si dà al caso che l’efficienza di termosifoni sia dovuta anche da una manutenzione che deve essere meticolosa, attenta e periodica per fare in modo che essi siano sempre più efficienti rispetto a quelli ostruiti.
Le decisioni di alcuni Comuni
Per fare in modo che i termosifoni funzionino in maniera sempre corretta, bisogna anche tenere sotto controllo la caldaia in quanto più si rivela essere di qualità e più i consumi saranno ridotti. Negli ultimi anni sono stati anche riportati diversi sviluppi tecnologici al fine di migliorare l’efficienza energetica introducendo caldaie a condensazione e termostati programmabili.
Negli ultimi giorni, però, in seguito a quella che è stata anche la crisi energetica dovuta al conflitto russo-ucraino iniziato nel 2022, nel Comune di Milano vige un’ordinanza ben precisa. Trattasi di quella sindacale n.65 del 5 ottobre 2023. Ciò, è stato poi adottato anche dal Comune di Torino, Prato e Roma e si invita tutti a tenere sotto controllo il sito web del proprio Comune di riferimento in modo da non avere spiacevoli sorprese. Le temperature dei termosifoni non devono essere troppo alte. Pertanto bisogna controllare le zone climatiche individuate dal decreto dpr 412/1993.