Salario Minimo, il disastro è imminente: tornano i lavori sottopagati | Perché dovresti preoccuparti
Quello che sta succedendo nelle ultime ore ha dell’incredibile. Rivolte in tutti i luoghi per le decisioni prese.
Fra i tasti dolenti degli ultimi anni è giusto parlare anche di ciò che riguarda il salario minimo. Non tutti, però, sanno a cosa ci si riferisca quando si parla proprio di questo argomento. Altro non è che il livello più basso di retribuzione che legalmente un datore di lavoro può pagare ai propri dipendenti a seconda dell’impiego svolto.
Come ben sappiamo, ciò viene regolamentato e stabilito dalle leggi del Paese in cui si vive o da quella che può essere la giurisdizione a livello locale o a livello statale. Il salario minimo dovrebbe garantire ai lavoratori un compenso equo e dignitoso.
Tutto ciò emergerebbe al fine di poter contribuire ad un sostegno economico importante all’interno del proprio nucleo familiare. Nei diversi Paesi europei, questo concetto è davvero soggetto a molte discussioni e cambiamenti.
L’inflazione, il costo della vita e le condizioni economiche generali possono infatti essere fattori molto importanti al fine di modificare le caratteristiche di questo salario. Ci sono alcune giurisdizioni che si occupano di aggiornare in maniera regolare il salario minimo.
Dal Reddito all’Assegno
Ciò viene garantito proprio per non trovarsi dinanzi ad un costo della vita che muta e non va di pari passo con i compensi economici dei lavoratori. Sono tante, infatti, le Nazioni che si occupano, attraverso organi governativi o proprio delle agenzie responsabili, di fissare e aggiornare un salario minimo senza ritrovarsi dinanzi a problematiche varie.
Nel nostro Paese, ci sono diverse discussioni politiche e dibattiti che riguardano proprio questo argomento. Esso nasce soprattutto per cercare di ridurre la povertà in Italia che, negli ultimi anni è stata combattuta dall’introduzione del Reddito di Cittadinanza nel 2019 e da quello che sarà dal prossimo gennaio 2024, voluto dal Governo Meloni, l’Assegno di Inclusione.
Maxi emendamento in arrivo
Negli ultimi giorni sul discorso del salario minimo la Camera ha bocciato l’emendamento delle opposizioni con ben 149 voti contrari. Però, se da un lato è stato votato il no, la maggioranza invece ha approvato in Commissione Lavoro un maxi emendamento che affida al Governo un compito preciso.
Dovrà, infatti, trovare entro sei mesi un meccanismo per garantire retribuzioni eque. Ciò viene fuori soprattutto in seguito alle diverse polemiche nate negli ultimi mesi per compensi poco dignitosi elargiti ai lavoratori.