Assegno di Inclusione, aperte le iscrizioni per il “nuovo” RDC: ecco i requisiti da soddisfare per ottenerlo
A Dicembre è stata segnata la fine del Reddito di Cittadinanza come abbiamo imparato a conoscerlo, nonostante la sua cancellazione però sarà presto possibile richiedere il suo “sostituto”.
A seguito degli allarmi lanciati dalla Caritas e dalle varie organizzazioni infatti il Governo ha avuto un’idea ancora più chiara per quanto riguarda la situazione della povertà in Italia, ritrovandosi obbligata ad aggiustare ciò che era il RDC per convertirlo in un Reddito di Inclusione.
Una delle maggiori polemiche mosse contro il Reddito, creato dal governo Conte I nel 2019, era quella di non aver aiutato in alcun modo i cittadini a trovare un lavoro.
Benché gli occupabili (ovvero gli individui che avrebbero potuto lavorare) fossero la maggior parte dei richiedenti, a fine percorso solo una piccola percentuale è riuscita a trovare un lavoro dignitosamente pagato.
Il mercato del lavoro al ribasso ha infatti per lungo tempo sfruttato le persone più bisognose fornendo stipendi da fame e non sufficienti per condurre una vita normale, proprio per questo in molti hanno colto l’occasione per formarsi e cercare di espandere le proprie conoscenze, anche in altri campi professionali.
Come funziona l’Assegno di Inclusione
La prima differenza tra l’Assegno e il Reddito consiste nell’adesione, resa obbligatoria, del beneficiario occupabile al patto di attivazione digitale, ciò aiuterà le persone ad affrontare un percorso di inclusione sociale e lavorativo che verrà seguita anche dagli assistenti sociali ogni tre mesi, al fine di valutare l’intera esperienza.
Una volta richiesto l’Assegno, i beneficiari avranno 4 mesi dall’approvazione per aderire a questa iniziativa e, qualora non si prendesse parte al percorso, si perderà il diritto al sostegno economico.
Chi può richiedere l’Assegno di Inclusione e quando
Secondo quanto riportato dal Governo, a richiedere l’Assegno di Inclusione saranno soprattutto i nuclei familiari che comprendono persone affette da invalidità, over 60 anni o minori di 18 anni. Sono escluse quindi tutte quelle persone che, prive di disabilità o svantaggi sociali rientrino nella fascia 18-60 anni.
Tra le ultime novità inoltre sono state disposte delle ulteriori modifiche, che vedono come potenziali beneficiari anche tutte quelle persone prese in carico dai servizi sociali e che soffrono di disturbi mentali o fisici, i soggetti dipendenti (ma in cura) da alcool, gioco e sostanze stupefacenti, gli ex-detenuti, i senzatetto, i giovani abbandonati dalla famiglia di origine e le vittime di violenza di genere. Le domande per questo sostegno potranno essere effettuate già da Gennaio 2024.