Bonus Renzi, la comunicazione da brivido è in arrivo: in molti dovranno restituirlo completamente | Se sei in questa lista tocca anche a te
Drastici cambiamenti in arrivo. Controlla questo elenco per scoprire se sei tra gli sfortunati che dovranno dare indietro tanti soldi.
Dal 2014 al 2016 il Primo Ministro in Italia fu Matteo Renzi che introdusse un incentivo fiscale denominato proprio Bonus Renzi. Tale supporto è spesso associato ad una misura specifica denominata Bonus Irpef o Bonus Renzi 80 €.
Consisteva quindi in un aumento di 80 € per i lavoratori dipendenti con un reddito lordo complessivo inferiore a ad alcune soglie ben precise. L’obiettivo era quello di fornire un aumento salariale ai lavoratori e fare in modo che la domanda interna dell’economia italiana venisse stimolata.
Questo bonus, quindi, era fisso e veniva erogato ogni mese. Esso poteva essere soggetto anche ad alcuni conguagli fiscali successivi a seconda della situazione del contribuente. Ciò veniva erogato attraverso la busta paga mensile del lavoratore.
In questo modo, veniva ridotto l’importo dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche ovvero l’IRPEF. Ciò veniva trattenuto direttamente dal proprio datore di lavoro. E’ giusto dire che però questo bonus è stato oggetto di diverse modifiche proroghe nel corso del tempo e, sembra proprio che in chiusura di quest’anno ci sia un conguaglio tale da essere ultimato entro la fine di dicembre 2023.
Dal Bonus Renzi al Bonus 100 €
Questo che ormai è considerato l’ex Bonus Renzi ormai è conosciuto come il Bonus 100 € in busta paga o Trattamento Integrativo. Questo beneficio è stato anche confermato nel 2024, per la gioia di tutti quegli italiani che lo percepivano già in passato. Per capire se lo si è percepito in maniera giusta oppure no bisognerà attendere il conguaglio di fine anno.
Qui, infatti, alcune persone, si troveranno dinanzi alla nuda e cruda verità. Ci sarà da valutare se la somma andrà restituita direttamente dalla propria busta paga o nel caso inverso, a riceverla, in seguito ai dovuti controlli.
I destinatari dell’integrazione al reddito
Quest’integrazione al reddito nel 2023 spettava alle persone che avevano un reddito annuo fino a 15.000 € ma riguarda anche coloro che, con un reddito compreso tra tale somma e 28.000 €, abbiano delle detrazioni superiori rispetto all’imposta dovuta.
Ovviamente, ci sono alcune categorie di persone che sono escluse come lavoratori autonomi e i pensionati anche se in alcuni casi questi possono ricevere il bonus o una parte di esso. Ma in questi casi, ci sono altre valutazioni da dover compiere con persone esperte nel settore.