Quanto bisogna lavorare per essere produttivi? La scienza ha una risposta chiara ma a molti non piacerà
Secondo il parere di molti, per essere produttivi bisogna necessariamente lavorare molte ore chiusi in ufficio, ma è sempre vero?
Fare straordinari, svegliarsi all’alba per essere operativi prima di tutti e lasciare l’ufficio come ultimo dipendente è ormai diventata quasi una routine per molti lavoratori, il dato è stato persino registrato da Slack, una delle piattaforme di messaggistica più utilizzate in questi contesti, la quale ha registrato una grande quantità di messaggi inviati al di fuori dell’orario lavorativo.
Il sondaggio di Slack, a cui hanno partecipato 10mila dipendenti, ha evidenziato come chi può mantenere il ritmo classico di lavoro ha riesce ad essere più produttivo del 20%, mentre chi è costretto a fare più del dovuto, rispondendo a mail ed emergenze durante il proprio tempo libero ha molta più probabilità di finire in burnout.
Oltre a tutto questo, ciò che ha compromesso ulteriormente la produttività dei dipendenti riguarda l’obbligo di rientro in ufficio, che ha causato come risposta naturale una perdita di concentrazione e una maggiore infelicità e insoddisfazione professionale a casa del tempo perso durante il tragitto casa-lavoro.
Ma come se il parere dei lavoratori non bastasse, ora anche la scienza ha un’idea chiara sul tema che non può essere sottovalutata.
Cosa affermano gli studi
Negli ultimi anni, momento nel quale si è sempre più accesa l’attenzione per quanto riguarda il benessere dei lavoratori, sono stati condotti diversi studi a riguardo.
Più nello specifico nel 2014 è stato registrato come la produttività cali repentinamente dopo una settimana di 50 ore lavorative, e l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha addirittura illustrato come lavorare più di 55 ore a settimana aumenti del 35% il rischio di ictus e del 17% le morti per malattie cardiache.
Quanto lavorare per massimizzare la produttività
L’indagine di Slack, basata sull’esperienza diretta dei lavoratori, ha messo in luce come i dipendenti dichiarino di avere sufficiente concentrazione solamente per quattro ore lavorative, che generalmente viene riscontrata durante il pomeriggio.
Questa scelta, approvata dal 75% dei dipendenti, non è altro che un’opportunità per far riflettere i datori di lavoro i quali dovrebbero quindi cercare una nuova distribuzione del lavoro tra le proprie risorse. Per farlo però è necessario imparare a ottimizzare i tempi di lavoro, eliminando riunioni superflue e comunicazioni non efficaci, e stabilendo al meglio le priorità dei vari obiettivi e progetti che devono essere portati a compimento.