Trovare lavoro nel 2024, scopri come fare un curriculum eccezionale: questo particolare lo dimenticano tutti
Trovare lavoro al giorno d’oggi è piuttosto complesso, soprattutto tenendo conto dell’alta percentuale di concorrenti che partecipano per la stessa posizione di lavoro.
Per potersi distinguere dal resto dei candidati è necessario avere con sé un CV perfetto, che riesca a trattenere l’attenzione degli esaminatori e che possa far apparire molto più interessanti e competenti per la posizione ricercata.
Anche se molte aziende richiedono ancora il Curriculum europeo standard, che regala ben poche opportunità di personalizzazione, la maggior parte delle candidature può essere effettuata con un CV personalizzato, che però va modificato a seconda dell’annuncio di lavoro per cui ci si candida, mettendo in risalto le competenze adatte per il ruolo.
Una volta scelto un form adeguato e leggibile, bisogna pensare all’inserimento delle informazioni personali. Quelli che deve essere più in risalto sono sicuramente i dati personali, ovvero: nome, cognome, data di nascita, città di residenza, mail, telefono e altri contatti come ad esempio il profilo di LinkedIn.
La foto, per quanto non sia obbligatoria, può fare una grande differenza visiva in quanto è la prima cosa che salta all’occhio. Proprio per questo però bisognerà puntare su una foto professionale e ben finita.
Cosa inserire nel proprio curriculum
Le prime esperienze lavorative inserite sul CV dovranno essere quelle più recenti e dovranno comprendere la propria posizione ricoperta, la data della collaborazione e il nome delle aziende, evidenziando le responsabilità chiavi e le mansioni svolte, oltre ai risultati raggiunti.
Procedendo a ritroso, si arriverà ad elencare tutte le maggiori esperienze lavorative (inerenti all’offerta di lavoro per cui ci si candida), fino al raggiungimento del percorso formativo e le esperienze di studio, comprendendo anche corsi ed esperienze all’estero.
Cosa non può mai mancare in un CV
Oltre ai lavori, è anche importante mettere nero su bianco le proprie conoscenze e competenze, sia le hard skill (competenze valutabili rapidamente, come le conoscenze linguistiche, l’utilizzo di strumentazione, ecc) e le soft skill, ovvero tutte quelle abilità trasversali e abilità sociali che possono mostrare come ci si relaziona all’interno di una collaborazione lavorativa.
Infine, una volta inseriti hobby, interessi ed attività di volontariato, è essenziale ricordare che la lettera di presentazione, allegabile al CV, è uno strumento sempre più efficace che può far davvero la differenza tra una candidatura che purtroppo viene scartata e una che, invece, riesce a trovare una collaborazione.