Cosa sono i crediti formativi professionali? Scopri come riceverli e come possono aiutarti sul lavoro | Sono una vera svolta
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Negli ultimi giorni si sta parlando tanto dei crediti formativi professionali, ma di cosa si tratta? Questo concetto è spesso associato alla formazione continua e allo sviluppo professionale di un individuo.
Rappresentano, quindi, un modo di quantificare e misurare l’investimento di una persona. Sono tante ormai le organizzazioni e le istituzioni di formazione che assegnano questi crediti come parte di programmi di apprendimento continuo o di formazione specifici.
Questi crediti vengono assegnati anche in base alla partecipazione al successo e possono essere attribuiti in relazione al numero di ore o alla comprensione dimostrata su un determinato focus approfondito.
In determinate professioni, per mantenere intatta la certificazione o la licenza che si possiede, bisogna restare al passo coi tempi e accumulare molti crediti professionali formativi in un periodo ben preciso.
La grande evoluzione dei crediti
L’uso di ciò incoraggia soprattutto i professionisti ad impegnarsi nell’apprendimento continuo e ciò riguarda soprattutto i settori in rapida evoluzione. Se si pensa anche al mondo informatico, è sicuramente fra quelli in cui l’aggiornamento periodico diventa fondamentale.
La struttura dei requisiti dei crediti cambia a seconda anche del settore e delle regolamentazioni locali o nazionali. Infatti, alcuni impieghi possono addirittura chiedere dei crediti in aree tematiche precise e rilevanti.
I percorsi di formazione degli ingegneri
Va detto che questi strumenti forniscono un modo documentato per registrare e riconoscere l’esperienza di formazione di un individuo. Questo può essere rilevante soprattutto ai fini di un avanzamento di carriera o dimostrare di possedere tutti requisiti di formazione validi. A questo punto, questi famosi CFP vengono soprattutto presi dall’assalto dagli ingegneri. Ma come si possono guadagnare? Il tutto avviene attraverso tre percorsi di formazione: formali, formali e informali.
Per i primi si tratta di conseguire un master o un corso universitario; per i secondi basterà partecipare a seminari riconosciuti dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) aggiungendo delle visite tecniche presso i luoghi di interesse per la formazione; per i terzi, infine, ci sono aggiornamenti o partecipazioni qualificate a organismi commissioni tecniche. Per attribuire questi crediti ci pensa il regolamento adottato in attuazione del D.P.R. 7 agosto 2012, n. 1374 Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI).