Malattia o infortunio sul lavoro, tra loro c’è un’enorme differenza da non sottovalutare: se non la conosci perdi un sacco di soldi
Presta molta attenzione a queste differenze. Nessuno te lo dice: prendi nota e da domani non ti farai più fregare un quattrino.
Nel mondo del lavoro, l’assenza per malattia o per infortunio è un aspetto che non manca mai e, spesso, complesso da gestire. Mentre la salute dei dipendenti deve essere la massima priorità per le aziende moderne, è essenziale trovare un equilibrio tra il benessere dei lavoratori e la continuità delle attività aziendali.
Esse devono stabilire politiche chiare in merito all’assenza per malattia e infortunio. La trasparenza su come gestire queste situazioni contribuisce a creare un clima di fiducia tra datore di lavoro e la parte dipendente.
Le policy dovrebbero includere le modalità di notifica dell’assenza, i tempi di recupero e i documenti medici richiesti. Infatti, le malattie possono colpire chiunque e, a volte, rendere impossibile per un dipendente svolgere le proprie mansioni.
È fondamentale che l’azienda abbia una procedura chiara per la notifica di questa tipologia di assenza. La comunicazione tempestiva è essenziale per la pianificazione del lavoro e può aiutare a garantire una gestione più semplice del passaggio di informazioni tra il dipendente assente e i colleghi che assumono temporaneamente le sue responsabilità.
Le attenzioni per i dipendenti malati
I datori di lavoro dovrebbero mantenere un contatto empatico e rispettoso con i dipendenti malati, dimostrando sostegno e comprensione. Questo approccio contribuisce a mantenere alta la moralità del dipendente e a facilitare un ritorno più pacato a lavoro. In caso di infortunio sul posto di lavoro, il processo di reintegrazione è altrettanto importante.
Dall’adattamento dell’ambiente lavorativo alle esigenze del dipendente alle opportune misure di sicurezza, è responsabilità dell’azienda garantire che il ritorno al lavoro sia sicuro e senza complicazioni. Aziende attente al benessere dei dipendenti spesso implementano politiche di welfare aziendale, che possono includere assicurazioni sanitarie, programmi di salute e benessere, o giorni di malattia retribuiti.
Chi paga cosa
C’è da chiarire, però, una differenza che ancora oggi non è nota a molti. In caso di infortunio, malattia ordinaria o professionale, il lavoratore mantiene il diritto allo stipendio. Nei casi di malattia ordinaria, l’INPS si occupa della sospensione della prestazione lavorativa, con una precisazione.
Infatti, va detto che, nei primi tre giorni se ne occupa il proprio datore di lavoro. Per infortunio sul lavoro o malattia professionale, l’indennità è erogata dall’INAIL, ente responsabile di queste situazioni.