Lavoro straordinario, rimanere in ufficio causa danni irreparabili: scopri come ottenere un risarcimento eccezionale
Al lavoratore che fa troppe ore di straordinario, anche se volontarie, va risarcito il danno. E l’azienda deve essere sanzionata.
Può capitare, di questi tempi, che un lavoratore dia la massima disponibilità a lavorare ben oltre l’orario stabilito dal proprio Contratto Collettivo Nazionale. Gli stipendi sono generalmente bassi e, si sa, qualche ora in più di fatica ci fa portare a casa uno stipendio più alto.
Attenzione, però, a non abusare di questa opportunità, anche se si è d’accordo. Questo perché pochi anni fa, nel 2019, una ordinanza della Cassazione ha parlato molto chiaro sull’argomento: lavorare molte ore in più rispetto all’orario stabilito dà diritto al risarcimento del danno.
E questo diritto, connesso alla necessità della tutela dell’integrità e della salute psico-fisica del lavoratore da parte dell’azienda, deve essere rispettato anche se è il lavoratore stesso a chiedere di lavorare di più. Il datore di lavoro, così, si trova sia pagare sanzioni allo Stato sia a indennizzare il lavoratore.
Se è vero che le sanzioni comminabili non sono così pesanti, l’indennizzo per il danno subito può esserlo ben di più, soprattutto se – malauguratamente – il lavoratore subisse un infortunio durante le ore di straordinario. In tal caso, addirittura, sarebbe d’obbligo una indagine penale, in quanto andrebbe valutato se il datore di lavoro sia responsabile o meno del mancato riposo psico-fisico del dipendente.
Le sanzioni che rischia il datore di lavoro
Il datore di lavoro viene sanzionato quando viene superato il limite massimo di ore di lavoro straordinario. La penale va da un minimo di 25 € a un massimo di 1.032 € e dipende sia dal numero di lavoratori coinvolti sia dalla quantità di giornate lavorative.
La stessa sanzione è applicata nel caso in cui le ore in più non vengano proprio computate o vengano remunerate al ribasso. Le somme da pagare aumentano invece sensibilmente se – oltre al limite massimo di lavoro straordinario – viene superata anche la durata media settimanale di ore di lavoro totali (ordinario più straordinario): il datore di lavoro può arrivare a pagare in questo caso addirittura sino a 12.000 € di sanzione.
Lavoro straordinario e risarcimento del danno
Ma veniamo alla ordinanza della Cassazione n.12540/2019.
La vicenda riguarda un dipendente addetto alla vigilanza il quale, tra il 2008 e il 2012, prestò numerose ore di lavoro in più rispetto alle canoniche 40 settimanali. Nonostante costui fosse sostanzialmente d’accordo, l’azienda è stata condannata a indennizzare il dipendente con oltre 25.000 €, oltre a pagare le spese processuali. Nell’ordinanza si sostiene che l’esposizione a tali ritmi lavorativi per anni avrebbe cagionato nel lavoratore un danno psico-fisico monetizzabile, distinto dal consueto danno biologico.