Pensione, nel 2024 cambia tutto: le nuove tasse salvano migliaia di italiani | Ecco chi ci guadagna di più
Nel 2024 per i pensionati cambia tutto. Le nuove tasse che sono state previste salveranno un gran numero di italiani, alcuni di loro ne avranno un notevole guadagno.
Mai Legge di Bilancio fu più attesa di quella del 2024. Erano moltissimi i nodi da sciogliere per delineare quale sarà il futuro economico dell’Italia intera. Una Legge di Bilancio che si è fatta attendere, ma che era già chiaro che avrebbe dato la svolta a questo nuovo anno dei contribuenti.
Le aliquote Irpef sono state riviste, questo è avvenuto con l’accorpamento di prima e seconda aliquota, con un notevole vantaggio su tutte le pensioni. Pensionati e lavoratori hanno molto da guadagnare da questo accorpamento che permetterà loro di lasciare meno denaro in tasso e vederlo versare sul proprio conto corrente.
Il taglio dell’Irpef offre la possibilità, per molti, di avere un aumento di circa 260 euro all’anno. Peccato che non toccherà tutti, ma solo coloro con un reddito superiore a 15 mila euro e che rientrano in un massimo di 50 mila euro.
La riforma Irpef ha anche permesso di rivedere quella che è la no tax area, innalzando ad 8.500 la soglia al di sotto della quale le detrazioni sul reddito azzerano le imposte che altrimenti sarebbero dovute e sottratte dall’assegno.
La specifica delle aliquote
Il taglio del cuneo fiscale ha riguardato solo gli stipendi, invece il ricalcolo Irpef tocca da vicino anche le pensioni che molto ne potranno beneficiare. Ad oggi su ogni pensione lorda viene applicata l’Irpef addizionale sia regionale che comunale. L’importo viene detratto mensilmente dal cedolino di ogni singolo pensionato, in base alla presunzione su quello che verrà, durante l’anno generato dalla pensione stessa. A fine anno è poi previsto un conguaglio.
Ad ogni vi sono aliquote applicate a seconda dello scaglione. Fino a 15 mila euro annui la percentuale è del 23%, andando via via ad aumentare fino al 43% di aliquota per chi ha redditi al di sopra dei 50 mila euro annui. Grazie alla riforma l’aliquota del 23% viene applicata fino a 28 mila euro di guadano con un netto risparmio del 2% per chi ha un reddito tra i 15 mila euro e i 28 mila euro.
Il reale aumento delle pensioni
Quindi dalla pensione mensile la trattenuta è di gran lunga minore rispetto a quella a cui si era in precedenza abituati. In realtà non si tratta di cifre particolarmente importanti ma che comunque sono utili nel conteggio totale di un bilancio di fine anno. A godere del vantaggio massimo sono coloro che hanno un reddito di almeno 28 mila euro all’anno, i quali avranno a fine anno un gruzzoletto di 260 euro.
Solo 168 gli euro in più per chi percepisce una pensione di 1.800 euro lordi.