Fondo pensione, aprirne uno nel 2024 sarà ancora più semplice: questi vantaggi non li conosce ancora nessuno
Ecco alcuni vantaggi che renderanno più semplice aprire un fondo pensione nel 2024.
Con l’arrivo del nuovo anno aprire un fondo pensione risulterà un’operazione molto più semplice per tutti. Per incentivare l’adesione ai fondi pensione vi sono infatti numerose agevolazioni di tipo fiscale.
Per tutti coloro che dovessero prendere la decisione di aderire alla previdenza complementare vi sono tantissimi agevolazioni dal punto di vista fiscale.
Tali agevolazioni consistono in importanti e utilissime facilitazioni dal punto di vista economico, che oltre che ad incoraggiare il ricorso ai fondi pensione punta con forza ad incentivare anche la previdenza complementare.
Tra i tanti aiuti di natura economica che sono previsti per quanto riguarda queste agevolazioni vi sono ad esempio quelli relativi alle aliquote estremamente più convenienti, alla deducibilità e alla tassazione ridotta. Ecco quindi tutte le misure a sostegno di coloro che prendono la decisione di aprire un fondo pensione e di aderire alla previdenza complementare.
I vantaggi del fondo pensione: la deducibilità e le aliquote
Un primo vantaggio consiste nella deducibilità. La previdenza complementare include vari tipi di fondi pensione, come ad esempio quelli aperti, quelli negoziati o anche i piani individuali pensionistici. Nel corso della fase dell’accumulo del denaro si possono dedurre dal reddito complessivo annuo i contributi che vengono versati al fondo fino ad un massimo di 5.164,57 euro. Nella deduzione non è compresa la cifra derivante dal TFR, mentre è presente al contrario l’eventuale contributo del datore di lavoro.
Per quanto riguarda i rendimenti che vengono realizzati dal fondo pensione è prevista sempre un’agevolazione. Il risultato netto proveniente dal tipo di fondo pensione è sottoposto all’imposizione annuale sostitutiva tramite l’applicazione di un’aliquota del 20%. Per tutti gli altri redditi di tipo finanziario l’aliquota che viene applicata risulta essere del 26%, per cui vi è uno sconto importante del 6%.
Le prestazioni pensionistiche in capitale o in rendita
Si arriva infine alle prestazioni pensionistiche in capitale o in rendita. Al riguardo, è prevista una tassazione sostitutiva ridotta con ritenuta alla fonte o a titolo di imposta. Questa è calcolata con un’aliquota del 15% che va però incontro ad una riduzione dello 0,3% per ogni singolo anno successivo al quindicesimo di partecipazione a qualsiasi tipo di forma pensionistica.
Calcolando ad esempio la partecipazione ad un tipo di forma pensionistica per 35 anni è pagata non un’imposta del 15% ma del 9% per via dello sconto massimo del 6%. Tale misura risulta essere in vigore per tutti quei contributi versati a partire dal primo gennaio del 2007. In merito invece alla tassazione del riscatto, nel caso in cui la causa consista nella perdita del requisito di partecipazione al fondo per particolari cause allora la tassazione prevista risulterebbe essere del 23%.