Aumenti in busta paga 2024, come cambia uno stipendio di 1000 euro con tutti i bonus dell’anno
Gli aumenti in busta paga in questo 2024 possono diventare facilmente realtà: ecco tutti i bonus possibili.
Con l’inizio di questo 2024 sono pronte ad arrivare numerose interessanti novità per quanto riguarda gli aumenti della busta paga.
Questi saranno resi possibili da diversi bonus, con lo stipendio netto di un lavoratore che può essere modificato per la precisione da ben cinque misure.
Tutto ciò fa parte di un programma ben più ampio di riforme non solo in tema di lavoro ma anche di contributi e di fisco.
Tali riforme possono riguardare in merito al lavoro tantissimi aspetti, dalla gestione dei contratti dei lavoratori fino agli obblighi e ai doveri da parte delle aziende per arrivare per l’appunto anche alla questione delle retribuzioni, dei contributi e delle tasse.
La busta paga e le quattro aree del cedolino
La busta paga è il documento che il datore di lavoro deve consegnare ai propri dipendenti al momento della dovuta retribuzione. Tale documento riporta al suo interno non soltanto tutti i dati dell’azienda e del dipendente stesso ma anche quelli relativi all’intero periodo cui fa riferimento la retribuzione oltre ovviamente al netto da liquidare o già liquidato al lavoratore.
Il cedolino può presentare o meno alcune variazioni in base al tipo di programma paghe che viene utilizzato dall’azienda, ma di base tale documento si divide sempre in quattro aree principali: gli elementi fissi della retribuzione in alto; gli elementi variabili nella parte centrale; i calcoli sulle trattenute per contributi Inps e tassazione Irpef nella parte medio-bassa; i dati riguardanti i permessi maturati e le ferie nella parte bassa.
Le cinque misure per gli aumenti della busta paga nel 2024
La prima misura che contribuisce all’aumento della busta paga è il taglio del Cuneo Fiscale, che dal 2023 consiste nell’abbassamento di 7 punti del peso dell’aliquota contributiva sui dipendenti che hanno una busta paga con un imponibile lordo che non va oltre i 1.923 euro al mese oltre che in taglio del 6% nel caso di retribuzione imponibile fino a 2.692 euro. La seconda riguarda l’accorpamento delle prime due aliquote Irpef dal primo gennaio del 2024, con il primo scaglione esteso ad una tassazione del 23% fino ai 28.000 euro.
La terza consiste nel cambiamento della soglia dei fringe benefit, con la Legge di Bilancio 2024 che ha stabilito dal primo gennaio 2024 i limiti di 1000 euro per i lavoratori dipendenti e di 2000 per i lavoratori dipendenti con figli a carico. La quarta è il bonus 2024 per le mamme lavoratrici, un esonero dalla contribuzione per le madri con tre o più figli del 100% e fino a un massimo di 3000 euro di importo da parametrare su una base mensile. La quinta e ultima misura è infine quella detassazione dei premi di produttività: l’aliquota dell’imposta sostitutiva sui premi di produttività sarà ridotta in questo 2024 al 5%.