Investimenti, le mancette delle feste sono un tesoro inestimabile: scopri come farli crescere e raggiungi cifre incredibili
Insegnare a risparmiare ai figli può essere una idea decisamente valida. Scopriamo quali sono gli strumenti adatti per gestire piccole somme.
Un figlio che ha ancora la fortuna di essere circondato da tutti i nonni e, magari, anche da qualche zio, può mettere realisticamente in pratica la sua piccola strategia di risparmio a medio termine.
Siamo uscendo dalle festività invernali e – tra Natale e l’Epifania – il piccolo erede di famiglia avrà quasi certamente ricevuto, tra i vari regali, anche le famose “buste con i soldi“. Un dono sempre gradito, peraltro, perché con essi ci si può comprare qualsiasi cosa si voglia al momento, senza incappare nella delusione di aver scartato un regalo che non ci piace.
Ma ci permettiamo di dare un piccolo consiglio: perché, invece di far spendere a nostro figlio la “mancia delle feste” tutta e subito in effimeri videogiochi o in bambole alla moda, non gli suggeriamo di investire in qualcosa di più grande ed importante?
Non stiamo ovviamente pensando necessariamente all’idea di fargli mettere qualcosa da parte per la pensione; trattandosi di un bambino o una bambina, la cosa suonerebbe abbastanza strana e, per lo stesso pargolo, decisamente incomprensibile.
Obiettivi di risparmio a medio termine per un figlio
L’obiettivo di un risparmio di qualche centinaio di euro l’anno può essere però declinato alla misura di un bambino, adattato alle sue ambizioni e sensibilità. Si può pensare, perché no, all’acquisto di una nuova consolle videoludica nel giro di quattro o cinque anni, così come all’avviamento della propria carriera di studente universitario tra una decina di anni.
In ogni caso, insegnare a risparmiare è certamente importante e, anche se si accantonano cifre basse, si possono comunque ottenere risultati finanziari anche eccellenti. Vediamo di seguito quali potrebbero essere le opportunità disponibili.
Gli strumenti di risparmio più adatti
Un primo strumento piuttosto semplice da dedicare alle piccole fortune ricorrenti del nostro bambino può essere un classico libretto di risparmio. La redditività, in questo caso, è molto bassa, ma alla fine i soldi se ne stanno al sicuro e, se pur di pochissimo, necessariamente cresceranno, senza particolari vincoli temporali da rispettare.
Per coloro che intendono affrontare qualcosa di leggermente più sofisticato, l’ideale può essere un tradizionale PAC (piano di accumulo di capitale), da alimentare magari tre volte l’anno (Natale, Pasqua e compleanno). La scelta dei fondi sui quali investire è assai ampia: ne esistono di garantiti, di speculativi, di moderati ed altri ancora. Un idea carina può essere quella, vista la poca entità delle cifre accantonate, di allocare queste ultime su fondi leggermente aggressivi. In caso di perdite, saremo noi a garantire il capitale investito di nostro figlio, riequilibrando le eventuali minusvalenze con ulteriori versamenti. Peraltro, lo si sa, acquistare quote in ribasso può generare nel medio periodo lauti guadagni. E se questo “gioco” educasse finanziariamente anche noi?