700 euro di multa per chi presta l’auto, l’assurda notizia sconvolge gli automobilisti | Come difendersi
Chi presta la propria auto ad un’altra persona può andare incontro a diversi rischi: ecco quali sono.
Chiunque decida di prestare la propria automobile ad un’altra persona può incorrere in un numero innumerevole di sanzioni e di rischi.
Le conseguenze possono variare a seconda dei diversi possibili casi, ma gli automobilisti possono comunque ricorrere a diversi mezzi per potersi tutelare.
Quello che rappresenta spesso e volentieri nient’altro che un gesto di cortesia nei confronti dei propri amici o semplicemente dei propri familiari si deve dunque assolutamente cercare di evitare.
Ciò anche e soprattutto perché il proprietario dell’automobile in questione detiene una vera e propria responsabilità di tipo legale nei confronti del bene. I motivi però sono anche altri.
I rischi che corre chi presta la propria auto ad un’altra persona
In realtà la legge permette di prestare la propria auto ad un’altra persona, ma nonostante ciò vi sono diverse regole che è bene seguire. Un primo serio rischio che si corre in casi come questo è ovviamente prima di tutto quello dell’incidente: oltre che della salute bisogna infatti preoccuparsi anche della copertura assicurativa. Nel caso in cui il conducente dell’auto in prestito abbia ragione l’assicurazione è tenuta a risarcire il proprietario per i danni al veicolo e il conducente per gli eventuali danni fisici riportati. In caso contrario si incorre nell’aumento della classe di merito che va a ricadere sul possessore della vettura.
Altro caso spinoso è quello delle multe. In caso di violazione alla guida del conducente, sia quest’ultimo che il proprietario possono essere tenuti a corrispondere l’intero importo dovuto: differenza sostanziale consiste però nel fatto che il proprietario del veicolo potrebbe in questo caso incorrere anche nel rischio del fermo amministrativo. Per il discorso relativo alla decurtazione dei punti dalla patente, quando la notifica arriva in differita si deve fornire la comunicazione dei dati del conducente entro 60 giorni allo scopo di evitare una multa che può variare da 282 a 1.142 euro. Nel caso il cui il conducente sia invece il figlio maggiorenne del proprietario allora i responsabili delle sanzioni amministrative e civili sono i genitori.
Prestare l’auto ad un’altra persona: le regole da seguire
Il conducente che ha preso in prestito un’automobile può anche rendersi protagonista alla sua guida di veri e propri reati. In questo caso il proprietario della vettura non corre però alcun rischio, in quanto nell’ordinamento italiano la responsabilità di tipo penale risulta essere assolutamente personale. Nessuno, in sintesi, deve mai ritrovarsi a rispondere di reati che sono stati commessi da un’altra persona.
Quella di prestare la propria auto ad un’altra persona è un’azione che si effettua in base ad un semplice contratto di comodato che viene concluso senza alcun tipo di formalismo. Per la legge tutto ciò risulta essere assolutamente valido, purché la durata di tale comodato risulti essere breve, e cioè inferiore ai trenta giorni di tempo. Per poter prestare l’auto a familiari o amici non conviventi per un periodo che superi i trenta giorni bisogna fornire una pronta comunicazione alla Motorizzazione affinché si possa passare all’annotazione della cosa sulla carta di circolazione. In caso di mancata comunicazione si può incorrere non solo in una multa di circa 750 euro ma anche nel ritiro della stessa carta di circolazione.