ChatGPT meglio dei medici, la professione ora è a rischio: per curarti non avrai più bisogno di loro
Per curarsi non serviranno più i medici, si potrà farlo attraverso ChatGPT. La professione sembra ormai essere a rischio.
ChatGPT è forse l’invenzione più controversa del nostro decennio. Negli ultimi mesi ha fatto molto parla di se questa soluzione di AI, che potrebbe minare il lavoro di moltissimi professionisti. Purtroppo, come spesso succede in Italia, si pone sempre l’accento sull’aspetto negativo delle cose e raramente su quelli che sono i risvolti positivi.
Quindi la tendenza degli ultimi tempo è stata quella di condannare ChatGPT, senza comprenderne che la soluzione sta nel corretto utilizzo delle cose. Quindi ecco che, questa volta, vorremmo scagliare una lancia a favore della cara Intelligenza artificiale che tanto sta facendo parlare di se, in ogni aspetto della vita di ognuno ci noi.
Ad accendere i riflettori sulla possibilità di utilizzare ChatGPT nella maniera corretta, è stato il caso di Alex, che risalirebbe al 2020. Si tratta di un bambino americano che mentre giocava in giardino come un qualsiasi altro bambino, ha iniziato ad accusare una serie di mal di denti.
Da quel giorno in avanti si è aperta per Alex una vera e propria epopea, un po’ come quelle che si vedono in telefilm alla Dottor House o Grey’s Anatomy, ma per fortuna l’epilogo è stato dei migliori. Il tutto proprio grazie alla tanto odiata intelligenza artificiale che ha salvato il piccolo.
Sembrava un semplice mal di denti
Ebbene sì, la diagnosi che avevano offerto al piccolo era di un semplicissimo e molto banale mal di denti. In fondo il bambino era proprio nell’età giusto per veder cadere i destini da latte per far crescere quelli definiti. Ma il dolore si accompagnava a stanchezza cronica e a sbalzi d’umore.
Inoltre il bambino ha riferito di un’ostruzione alle vie respiratorie che non permetterebbe al bambino di riposare bene. Per lui anche camminare era diventato quasi impossibile.
Un tentativo che si è rivelato la migliore scelta in assoluto
Insomma, i medici non sembravano venirne a capo, allora i genitori del bambino decisero di scrivere i risultati della risonanza magnetica su ChatGPT e attendere che desse una risposta, che fu Sindrome del Midollo Ancorato. Sì, a seguito di ulteriori controlli, il risultato fu esattamente giusto.
In genere tale problematica si presenta in bambini nati con la spina bifida, ma nel caso di Alex non era così, ecco per quale motivo era difficile da delineare la diagnosi giusta. Il piccolo è stato sottoposto a intervento chirurgico e il problema è stato risolto.