ISCRO, l’indennità di disoccupazione per gli autonomi cambia i requisiti: per averlo devi soddisfarli tutti
Si chiama ISCRO ed è l’indennità di disoccupazione per i lavoratori autonomi. I requisiti sono cambiati e occorre soddisfarli tutti.
Chi lo dice che i lavoratori autonomi non hanno diritto all’indennità di disoccupazione? Purtroppo siamo fin troppo abituati a parlare di indennità di disoccupazione nei confronti dei lavoratori dipendenti. Per quest’ultimi è in vigore la Naspi, che offre la possibilità di avere fino al 75% dello stipendio che si riceveva in media negli ultimi anni di lavoro.
La Naspi può essere richiesta dal lavoratore dipendente che è rimasto senza il suo impiego. Ma ciò deve essere avvenuto o per scadenza contratto o perchè sono stati i datori di lavoro a licenziare l’individuo. Se le dimissioni avvengono in maniera spontanea allora non si ha diritto ad alcuna indennità.
Tornando alla ISCRO, essa è stata istituita nel trienni 2021/2023, grazie alla legge di bilancio 2021, appunto, dove avevano trovato riforma alcuni ammortizzatori sociali. Una modifica che serviva, in una qualche misura ad incentivare coloro che erano iscritti alla Gestione separata INPS.
La Legge di Bilancio che ha reso l’ISCRO effettivo ha permesso a coloro che svolgono attività in proprio, anche non commerciali di procedere con la richiesta dell’indennità. La Legge di Bilancio 2024 ha confermato l’ISCRO, ma è andata a modificare i requisiti richiesti,
Come presentare domanda e quanto spetta
La Legge indica come l’ISCRO venga erogata per 6 mensilità per un calore pari al 25%, su base semestrale, della media dei diritti da lavoro autonomo che sono stati dichiarati nei due anni precedenti alla domanda che viene presentata. Un importo che in ogni caso, non può essere più alto di 800 euro al mese e non più basso di 250 euro.
L’indennità in questione, spetta al soggetto a decorrere del primo giorno in cui la domanda viene presentata. Quest’ultima può essere inoltrata alla sede INPS in via telematica accedendo al sito con SPID, ovvero, avvalendosi di un patronato o CAF.
I requisiti
Per poter usufruire dell’ISCRO è indispensabile essere in possesso dei requisiti richiesti. Quindi il soggetto non deve essere titolare di un trattamento pensionistico diretto, ovvero, non deve beneficiare si Assegno di inclusione. Inoltre si deve aver prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell’anno prima a quello in cui si pone la domanda che sia inferiore al 70% dell’importo dichiarato nei 2 anni precedenti.
Il reddito dell’anno precedente dichiarato non deve essere superiore ai 12 mila euro, si deve essere in regola con i versamenti contributivi e titolari di partita IVA attiva da almeno 3 anni.