Opzione Donna 2024, approvata la Manovra che stravolge tutto: chi può richiederla quest’anno
Prorogata anche per il 2024 la possibilità di anticipare la pensione per le donne lavoratrici, ma con alcuni cambiamenti. Vediamo quali.
Opzione Donna esiste già da qualche anno, ed è la misura che consente, alle lavoratrici, di anticipare il pensionamento rispetto alle regole standard della quiescenza per vecchiaia.
In origine, grazie alla Legge n.26 del 28 marzo 2019, la misura prevedeva una regola piuttosto semplice per poter accedere all’anticipazione. Bastava aver compiuto, entro il 31 dicembre 2018, 58 anni se dipendenti o 59 se autonome, ed aver maturato almeno 35 anni di contributi. Queste condizioni davano l’accesso al pensionamento anticipato, alla condizione però di optare integralmente per il sistema contributivo.
Le medesime condizioni, valide per il 2018, si sono riproposte sia per il 2019 sia per il 2020, sia per il 2021. Per accedere alla pensione anticipatamente, bastava aver maturato i requisiti anagrafici e contributivi al 31 dicembre dell’anno precedente. E’ a partire dal 2022 che le regole di Opzione Donna cambiano.
Innanzitutto, ciò che cambia è l’età anagrafica di accesso. Non si fa più distinzione tra autonome e dipendenti; tutte le richiedenti debbono aver compiuto, entro il 31 dicembre 2022, 60 anni di età. Questa può però essere ridotta di un anno per ogni figlio, sino al limite massimo di due anni.
Le condizioni per accedere ad Opzione Donna
Pur rimanendo in vigore la medesima condizione contributiva, ossia aver maturato almeno 35 anni di versamenti, con la Legge di Bilancio 2023 si introducono però ulteriori requisiti, che riducono di parecchio l’impatto della misura. Si richiede infatti che le pensionande rientrino in almeno una di tre casistiche specifiche.
Esse debbono infatti essere “caregiver“, ossia debbono assistere, da almeno sei mesi, un parente diretto convivente con disabilità grave. In alternativa, le richiedenti debbono essere, esse stesse, invalide civili almeno al 74%. Infine, costoro debbono essere state licenziate o essere dipendenti di imprese in crisi. Solo in quest’ultimo caso il pensionamento anticipato scatta a 58 anni, ossia due anni prima, a prescindere dal numero dei figli.
Opzione Donna 2024
Le regole per il 2024 sono sostanzialmente in linea con quelle relative all’anno precedente, con una sottile ma importante differenza. L’età anagrafica di accesso è portata a 61 anni.
Questa però scende di un anno se si ha un figlio, di due se si hanno due figli o più. Pertanto, 59 anni è l’età minima per accedere ad Opzione Donna, ma solo nel caso che – oltre ai 35 anni di contributi versati – si abbiano almeno due figli o, come per l’anno precedente, non si sia state licenziate o dipendenti di aziende in crisi.