Carrefour in crisi chiude i battenti, lasciati a casa 850 dipendenti: chi dirà addio allo stipendio
850 sono i dipendenti che resteranno a casa per via della crisi della Carrefour. Ecco chi è che dirà addio allo stipendio.
In Italia a farla da padrona è sicuramente la crisi economica che ha fatto aumentare i prezzi dei prodotti in maniera esponenziale. Non c’è un singolo bene che si è salvato da questo spropositato incremento dei costi che ha coinvolto, l’energia elettrica, la benzina e anche i generi alimentari.
Questo inevitabilmente, si è tradotto in una profonda crisi anche per quello che riguarda i punti vendita e i negozi di piccole e di grandi dimensioni. Le catene di supermercati hanno dovuto praticare, loro malgrado, un aumento dei prezzi, che ovviamente non è piaciuto ai consumatori che trovano una netta difficoltà nel riuscire ad arrivare a fine mese.
Questo ha allontano i consumatori anche dalle catene di supermercati di maggiore interesse, come, appunto Carrefour. Quest’ultima, come Conad, Coop, Eurospin, Lidl e molte altre è ampiamente presente su tutta la penisola. Non sono pochi i consumatori che si affidano ai loro punti vendita per la loro spesa quotidiana di prodotti freschi e da dispensa. Una scelta che molto è dipesa anche dai prezzi concorrenziali che, nonostante tutto, la catena è riuscita a mantenere.
Nonostante il grande apprezzamento nei confronti di Carrefour da parte dei consumatori, la catena di supermercati deve affrontare un’importante crisi.
Dipendenti in cassa integrazione straordinaria
850 saranno i dipendenti che verranno messi, per via della crisi economica, in cassa integrazione straordinaria. Un provvedimento che permetterà alla Carrefour di poter rientrare dalla propria emergenza e quindi reintegrare i dipendenti colpiti dal provvedimento.
La domanda di concessione di trattamento straordinario di integrazione salariale prevede una consultazione sindacale e la stipula di un accordo collettivo che permetta ai dipendenti di sopravvivere anche nel caso in cui non si continui a lavorare. Il provvedimento potrà essere applicato per un periodo pari a 12 mesi, successivamente il periodo potrà essere rinnovato, ma solo se saranno trascorsi i 2/3 del tempo pari a quello trascorsi in cassa integrazione.
I punti vendita coinvolti
Il calo delle vendite ha reso necessaria una nuova organizzazione del personale Carrefour, che non potrà più agire a pieno regime. La crisi ha colpito i punti vendita del Piemonte, regione in cui comunque, la catena ha confermato di voler rimanere presente. È stata richiesta la cassa integrazione guadagni straordinaria per alcuni punti vendita tra cui quello di Barolo, Torino Corso Montecucco, Grugliasco, Collegno, Nichelino e Moncalieri Rossi.
La cassa integrazione avrà una durata di 12 mesi, poi si procederà con le trattative con i sindacati per trovare una giusta soluzione.