Conti correnti, questa tassa nascosta ti fa spendere 100 euro in più all’anno: per eliminarla ci vuole un attimo
Conti correnti: ecco come eliminare una tassa che fa spendere 100 euro in più all’anno.
La spesa per quanto riguarda i conti correnti continua purtroppo a salire per tutte le famiglie, essendo ormai arrivata alla soglia dei 104 euro.
Esiste però per fortuna un metodo per risparmiare e per eliminare una tassa nascosta che arriva a far spendere ben 100 euro in più all’anno.
La crescita della spesa per la gestione di un conto corrente era salita già nel 2022 (9,3 euro in più rispetto al 2021 raggiungendo la quota dei 104 euro).
Tale variazione è dovuta a vari fattori come quelli delle spese variabili e delle spese fisse. Ecco dunque quanto emerge da un’indagine che è stata condotta da Bankitalia.
Tassa di 100 euro sul conto corrente: spese fissi e variabili in aumento
La tassa dei 100 euro in più sul conto corrente è dovuta all’aumento sia delle spese fisse che di quelle variabili. Per le spese fisse si è registrato un aumento di 5,9 euro dovuto anche e soprattutto ai canoni di base. Per quanto riguarda le spese variabili queste sono invece andate incontro ad un incremento di 3,4 euro, un aumento dovuto in gran parte all’operatività maggiore da parte della clientela.
Si è parlato dunque del rincaro e dell’aumento della spesa per i conti correnti che ha avuto luogo nel 2022. Tale incremento rispetto al 2021 è stato addirittura il settimo consecutivo che si è registrato. Negli anni che vanno dal 2011 al 2022 i cambiamenti che si sono avuti in merito alle spese fisse ha portato con facilità agli aumenti delle spese di gestione dei conti correnti, ciò sia per le fasi di espansione che per quelle di contrazione della spesa.
La spesa per i conti online e la durata degli sconfinamenti
In merito invece ai conti online la crescita della spesa non è risultata invece così chiara e accentuata. L’aumento in questo caso è arrivato alla soglia di 0,7, per un importo complessivo che arriva per la precisione a 33,7 euro. Per quanto riguarda invece i conti postali la spesa per la gestione ha fatto registrare una salita da 58 a 59,6 euro.
A rimanere stabili sono stati la frequenza degli sconfinamenti onerosi e l’ammontare dello sconfinamento massimo, con la durata degli sconfinamenti che è scesa per l’esattezza a 16 giorni. Gli sconfinamenti e gli scoperti di conto hanno avuto tassi applicati che sono scesi dal 10,4 al 9,2%, mentre i tassi applicati sugli affidamenti hanno subito un calo dal 7,2 al 5,2%. Tra i clienti che non hanno fatto registrare sconfinamenti o scoperti di conto durante il 2022 il 78,7% ha detenuto una giacenza media di 7.665 euro, con un tasso di remunerazione uguale allo 0,2%.