Italia in crisi, Confindustria aveva ragione: prezzi di nuovo in salita | Questi prodotti non te li potrai più permettere
Confindustria lo aveva già detto in passato. I prezzi sono nuovamente in salita e alcuni prodotti i cittadini della penisola non li potranno più comprare.
Profetica fu la cara Confindustria. Inutile dirlo, i cittadini italiani dopo un 2023 da incubo per i prezzi erano convinti che in questo 2024 le cose sarebbero cambiate. Invece non è stato assolutamente così. Purtroppo quest’anno che già nel suo essere bisesto potrebbe essere funesto, ecco che porta con se una serie di cattive notizia.
La tanto attesa riduzione dei prezzi al momento non c’è stata a da voci di corridoio piuttosto insistenti sembra proprio che non ci sarà nemmeno a breve. Anzi quest’anno riserva per l’Italia intera una seri di rischi per il commercio con la possibilità di un vero e proprio KO per l’economia in generale.
L’Italia ha dovuto superare, oltre ai cambiamenti, all’inflazione, al Covid, cambio di governo e anche la guerra in Russia. In fondo poteva anche bastare no? Invece no, ecco che ci si mette tutto quel gran casino che nel Mar Rosso. Attenzione, ci teniamo a sottolineare che al momento non c’è un vero e proprio allarme in merito, ma il pericolo è alto, considerando che la zona è di grande interesse per gli scambi.
A preoccupare è però, la carenza delle esportazioni di beni Made in Italy. Questo potrebbe portare l’Italia a subire quello che è lo shock dell’escalation nel Mar Rosso.
Perchè l’economia italiana è in pericolo
Insomma, questi nuovi risvolti a livello di cronaca, espone l’Italia intera a un elevato rischio per quello che riguarda la sua economia che già non gode di ottima salute. I flussi commerciali potrebbero subire una forte riduzione per via di un netto rallentamento dei traffici proprio nel canale di Suez. Semplice immaginare che di tutta questa storia, ad averne risentito, fino a questo momento sono stati i prezzi del gas e del petrolio che, ovviamente sono aumentati.
Una brutta sorpresa questa, per gli italiani, che avevano riposto non poca fiducia nei confronti del 2024 e delle possibilità che avrebbe offerto per l’economia di tutto il paese.
I settori maggiormente coinvolti
Ad oggi quindi, ci sono alcuni settori che sono stati colpiti molto più di altri. Innanzitutto quello di gas e petrolio a cui abbiamo in precedenza abbiamo accennato. Ad essere toccato anche il commercio di beni elettronici, prodotti in pelle e il commercio di macchinari.
I rapporti commerciali sono tutti a rischi e con loro l’intera economia italiana che dovrà cercare il modo di uscire da tale impasse.