Lavoro, ottime notizie per questa categoria: 300 euro in più in busta paga | Arrivano anche gli arretrati
Con la firma definitiva del contratto scaduto dal 2021, alcuni lavoratori dipendenti percepiranno buste paga decisamente più alte.
E’ finalmente giunta al termine una storia tipicamente italiana, nella quale c’è un contratto di categoria, valido per un triennio, dal 2019 al 2021, già scaduto ma non ancora firmato sino a pochi giorni fa.
Un contratto importante, nel quale sono previsti aumenti salariali non da poco. Ma, essendo passati ormai cinque anni dalla sua applicabilità, ai lavoratori interessati sono dovute anche diverse migliaia di euro di arretrati. Ma vediamo nel dettaglio di quanti soldi stiamo parlando.
Innanzitutto, per questi 135.000 professionisti, sono previsti aumenti di stipendio già dal mese in corso che, mediamente, sfioreranno – tra aumento tabellare e aumento di indennità specifica – i 250 € lordi al mese, ossia più o meno 150 € netti. In più, bisogna calcolare, ovviamente, gli arretrati spettanti dal 1 gennaio 2019 al 31 dicembre 2023, una cifra che indubbiamente si rivela essere davvero consistente.
Il totale arretrato lordo, che dovrebbe essere iniziato a pagare dal prossimo mese di febbraio o da quello successivo, diverge leggermente a seconda della qualifica, ma complessivamente si attesta, in media, sui 10.000 €. E pensare che queste cifre sono ancora approssimative, dato che ad esse va aggiunta la cosiddetta “rivalutazione della posizione fissa di incarico”.
Chi sono i beneficiari degli incrementi salariali
Ma chi sono i beneficiari di questi importanti aumenti di stipendio? Si tratta, come accennato, di un numero limitato di professionisti: circa 135.000 in tutto il paese. Stiamo parlando dei dirigenti medici e veterinari e dei dirigenti sanitari.
Firmato a Roma lo scorso 23 gennaio 2023, l’accordo è stato siglato dall’A.Ra.N., ovvero l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni e da numerose rappresentanze sindacali del mondo sanitario, dei medici e dei veterinari. Ovviamente, visto che si tratta di una firma attesa da anni, sono già iniziate le trattative per il triennio successivo 2022-2024.
Le novità del CCNL
L’incremento dei salari è collegato anche all’introduzione, nel CCNL, di alcune importanti novità. Innanzitutto, si è introdotta una nuova indennità di specificità sanitaria, che riguarda i dirigenti sanitari non medici né veterinari. Ad essa va anche aggiunta una nuova indennità di pronto soccorso, erogata a compensazione del particolare disagio dei lavoratori operanti in tale ambito.
Sono infine stati incrementati i valori dell’indennità di specificità medico-veterinaria, la parte fissa della retribuzione di posizione, l’indennità di direzione di struttura complessa, la clausola di garanzia e l’indennità UPG.