Pensione di febbraio, c’è chi deve restituirla fino all’ultimo centesimo: chi è in lista ha poco da festeggiare
C’è chi potrebbe essere costretto a restituire per intero la pensione di febbraio.
Il prossimo primo di febbraio arriveranno i nuovi assegni, con i pagamenti che arriveranno già giovedì primo ovvero il primo giorno bancabile disponibile.
Per tutti coloro che ricevono la pensione attraverso l’accredito postale o bancario il pagamento arriverà per l’appunto già il primo febbraio, mentre tutti coloro che sono soliti recarsi presso Poste Italiane dovranno seguire un calendario che va dal 2 all’8 febbraio.
In particolare bisognerà attenersi ad un calendario che divide le persone in ordine alfabetico, un metodo che ha il preciso scopo di evitare disordini e di assicurare un servizio ordinato ed efficiente.
Ecco dunque tutte le informazioni utili in merito alle attese pensioni del mese di febbraio.
Pensione di febbraio: il calendario
Per quanto riguarda il calendario delle pensioni di febbraio, questo seguirà come detto un ordine ben preciso con le persone che vengono divisi in ordine alfabetico in base al loro cognome.
Questo il calendario preciso: venerdì 2 febbraio le persone con il cognome dalla A alla B, sabato 3 febbraio le persone con il cognome dalla C alla D, lunedì 5 febbraio le persone con il cognome dalla E alla K, martedì 6 febbraio le persone con il cognome dalla L alla O, mercoledì 7 le persone con il cognome dalla P alla R, giovedì 8 febbraio le persone con il cognome dalla S alla Z.
Pensione di febbraio: il cedolino
Per poter consultare i cedolini è necessario effettuare l’accesso al servizio delle pensioni Inps online attraverso lo Spid, il Cie o anche il Cns. Sul finire del 2023 è stato eseguito il ricalcolo a consuntivo delle ritenute erariali in merito all’ammontare totale delle prestazioni pensionistiche che sono state erogate dall’Inps. Proprio l’Inps ha la necessità di recuperare le differenze a debito sulle rate di pensione del gennaio e del febbraio di questo 2024. Nel caso in cui i ratei di gennaio e di febbraio risultassero non sufficienti per il recupero allora si andrà avanti con le trattenute anche per i mesi successivi fino ad arrivare all’estinzione assoluta del debito.
Per quanto riguarda tutti quei pensionati che si ritrovano con un importo complessivo annuo dei trattamenti pensionistici fino ai 18.000 euro, la rotazione è estesa fino ad arrivare alla mensilità di novembre. In merito invece alle prestazioni imponibili dal punto di vista fiscale, sul rateo di febbraio vengono trattenuti l’Irpef mensile e le addizionali comunali e regionali del 2023. Tutte le somme conguagliate vengono certificate nella Certificazione Unica 2024. Occorre infine ricordare come le pensioni e gli assegni sociali, le prestazioni di invalidità civile o anche le prestazioni che non sono assoggettate a tassazione per particolari motivi non vanno incontro a trattenute fiscali di alcun tipo.