Pensioni, stravolte le modalità di richiesta di Opzione Donna e Quota 103: d’ora in poi potrai averle solo così
Le modalità per richiedere Opzione Donna e Quota 103 sono notevolmente cambiate.
Con la Legge di Bilancio 2024 si sono registrati cambiamenti significativi per quanto riguarda le modalità di richiesta dell’Opzione Donna e della Quota 103.
Attraverso il messaggio n. 454 dello scorso primo febbraio l’Inps ha divulgato il documento riguardante le modalità per presentare le domande online di pensione.
Un documento che fa chiarezza sulle modifiche che sono state attuate in merito alle richieste dei trattamenti previdenziali, in particolare quelli relativi all’Opzione Donna e alla Quota 103.
Ecco dunque qui di seguito tutte le novità per quanto riguarda le modalità per poter richiedere l’Opzione Donna e la Quota 103.
Pensioni: come presentare la domanda per Opzione Donna e Quota 103
Tutti quei lavoratori che riusciranno ad ottenere l’accesso alla pensione anticipata potranno avere accesso anche alle agevolazioni rappresentate dall’Opzione Donna o dalla Quota 103. Il messaggio n. 454 dell’Inps dello scorso primo febbraio prende in considerazione le ultime novità che hanno avuto luogo dal punto di vista normativo, con la presentazione dell’istanza per avere la pensione anticipata flessibile che si può effettuare secondo quanto stabilito nei commi 139 e 140 dell’articolo 1 dell’ultima Legge di Bilancio.
L’Inps ha dunque voluto rendere noto come il sistema per gestire le domande di pensione sia stato incrementato. In particolare l’attenzione è rivolta alla cosiddetta Pensione Anticipata opzione donna legge di bilancio 2023/2024 del gruppo Anzianità/Anticipata/Vecchiaia. Il sistema per la gestione delle domande è stato ulteriormente aggiornato, e tutte le donne lavoratrici hanno ora la possibilità di inserire il numero dei figli all’interno della domanda per la pensione anticipata.
Legge di Bilancio 2024: le novità per la richiesta di Opzione Donna e Quota 103
Con l’ultima manovra vi sono stati per Opzione Donna notevoli cambiamenti, soprattutto per quanto riguarda i requisiti per l’accesso. Il requisito per quanto riguarda la contribuzione fa come sempre riferimento ad almeno 35 anni di versamenti, mentre l’età minima per poter richiedere il pensionamento agevolato è salita dai 60 ai 61 anni. Per la domanda dell’Opzione Donna vi è stata anche la riduzione del requisito anagrafico di un anno per ogni figlio fino ad un limite massimo di due anni. Infine occorre specificare che i requisiti di accesso per la richiesta dell’Opzione Donna devono essere stati necessariamente raggiunti entro il 31 dicembre del 2023. Il gruppo di chi può avere diritto a questo tipo di agevolazione include le lavoratrici invalide per almeno il 74% e le disoccupate oltre a tutte le lavoratrici subordinate o licenziate con tavolo di crisi aperto al Ministero del Lavoro.
Le novità riguardano come già detto anche la Quota 103. Quest’ultima è stata sì prorogata anche per questo 2024 ma con l’introduzione di alcune penalizzazioni. Il requisito anagrafico e quello contributivo sono rimasti rispettivamente ancora a 62 e a 41 anni, mentre le finestre di uscita sono andate incontro ad un’estensione da 6 a 9 mesi per il pubblico impiego e da 3 a 7 mesi per quello privato. Infine per quanto riguarda la quota lorda della pensione mensile è previsto un limite massimo, che non potrà essere di quattro volte maggiore al trattamento minimo Inps. Si sta parlando per la precisione di 2.394,44 euro lordi al mese, e questo requisito verrà applicato fino al raggiungimento del requisito anagrafico dei 67 anni.