Poste Italiane, rivoluzione totale per l’azienda: cancellate le feste a tutti i dipendenti | Ora lavorano ogni giorno
In arrivo una vera e propria rivoluzione per quanto riguarda Poste Italiane.
Cambiamenti significativi presso Poste Italiane. Con la privatizzazione della seconda parte del capitale l’azienda è pronta ad introdurre diverse novità.
Si tratta di accorgimenti che non faranno un grande piacere a tutti i dipendenti, con questi ultimi che potrebbero ritrovarsi costretti a rinunciare a tutte le feste.
I lavoratori di Poste Italiane arriverebbero infatti a dover effettuare le consegne anche nei fine settimana e nei giorni festivi.
In sintesi, nessun riposo nemmeno in periodi dell’anno come Pasqua o Natale. Ecco dunque in cosa consistono di preciso le possibili novità presso l’azienda Poste Italiane.
Poste Italiane: niente più giorni di festa per i dipendenti
I lavoratori di Poste Italiane rischiano seriamente di dover lavorare tutti i giorni dell’anno. Questo tipo di discorso riguarda in particolar modo i postini, che secondo le nuove linee guida dell’azienda dovrebbero eseguire le loro consegne anche le domeniche e i giorni festivi. Poste Italiane punta in questo modo ad andare sempre più incontro alle esigenze dei clienti seguendo il modello prerogativa da sempre di Amazon. Molte piattaforme di e-commerce si appoggiano tra l’altro sempre più a Poste per le loro consegne, tra questi non soltanto la stessa Amazon ma altre aziende importantissime a livello mondiale come ad esempio Zalando o Vinted.
Le possibili novità verranno presentate il prossimo mese di marzo, con il piano aziendale che prevede per l’appunto consegne anche nei festivi e in generale di domenica. Ad essere interessati in prima persona da tali significativi cambiamenti sono i circa 25.000 postini che lavorano attualmente presso Poste Italiane. Le modifiche, prima di entrare eventualmente in vigore, verranno però ovviamente discusse anche con i sindacati.
I cambiamenti di Poste Italiane
Causa principale di tutto ciò consiste nella privatizzazione dell’azienda, con il 65% del gruppo che è posseduto attualmente dalla Cassa depositi e prestiti del Ministero dell’Economia. Queste alcune recenti dichiarazioni al riguardo da parte di Giorgia Meloni: “La riduzione delle quote di partecipazione statale non riduce il controllo pubblico come nel caso di Poste, mentre penso ci sia la possibilità di fare entrare i privati anche in società dove c’è il totale controllo pubblico come in Ferrovie“.
Dalla privatizzazione di Poste Italiane così come da quella di Ferrovie il Governo punta ad ottenere circa 6,7 miliardi di euro. In merito alle altre novità di Poste da sottolineare è anche l’intenzione di espandere i propri confini anche al mercato internazionale, mettendo a disposizione dei clienti offerte anche in altri ambiti come ad esempio quelli relativi ai contratti di gas e luce. Alla base di tutto infine vi è la necessità di mantenere un ottimo rapporto con Amazon, non solo principale competitor ma anche il più importante partner dell’azienda.