6.400 euro di aumento in busta paga, questo lavoro è una vera miniera d’oro: chi sono i fortunati
Un altro contratto di lavoro, scaduto da anni, è stato firmato in questi giorni. Previsti aumenti contrattuali importanti, inclusi gli arretrati.
E’ un vizio tutto italico quello di apporre la firma sui contratti collettivi di lavoro anni dopo la loro scadenza.
E’ successo ancora, per una importante categoria professionale. Il contratto in questione è quello relativo al periodo 2019-2021, pertanto firmato quasi sei anni dopo la sua entrata in vigore. Anche in questo caso, come in altri recenti, il ritardo nella firma comporta maggiori esborsi in tempi breve poiché, oltre agli aumenti contrattuali previsti per l’anno in corso, vanno considerati anche gli arretrati.
Il contratto di cui parliamo ha però una particolarità, in quanto non disciplina i rapporti di lavoro tra azienda e dipendente, bensì regola i meccanismi di convenzione tra una istituzione pubblica e alcuni libero professionisti. Ma chi sono questi lavoratori così fortunati?
Stiamo parlando dei medici di medicina generale, i quali svolgono attività libero professionale convenzionata con le ASL territoriali, oltre 40.000 professionisti che svolgono una attività di presidio sanitario importantissima su tutto il territorio nazionale. Come dicevamo, la loro attività è – di fatto – di tipo autonomo, ma svolta in convenzione con il SSN.
Quanto guadagnano i medici di famiglia
I medici di medicina generale si distinguono in medici di famiglia (e pediatri), medici di continuità assistenziale (ex guardia medica) e medici di emergenza territoriale, i quali generalmente prestano servizio sulle ambulanze. I medici di base guadagnano in proporzione ai pazienti che curano.
Per ogni paziente, viene loro riconosciuto un contributo annuo lordo, che varia in base al numero di pazienti assistiti, e non solo. Il massimo numero di pazienti che un medico di famiglia può seguire è stabilito, per legge, in 1.500. Al netto di eventuali bonus, si può stimare – per un medico massimalista, ossia che ha in cura 1.500 persone – uno stipendio lordo non inferiore ai 4.500 € al mese.
Le novità del rinnovo contrattuale
Il rinnovo del contratto prevede, nello specifico, un aumento del 3,78%. Tale incremento dei valori riconosciuti, come dicevamo, è però retroattivo, cioè deve essere applicato a partire dai compensi del 2019.
Un’ulteriore importante innovazione contrattuale è il riconoscimento della possibilità di lavorare in smart working per le donne medico in gravidanza e sino ai tre anni di età del bambino. Grazie ai passi avanti fatti con la telemedicina, con tale opzione si riconoscono finalmente maggiori tutele nei confronti della maternità.