Vivere senza lavorare, gli esperti trovano la cifra esatta che ti permette di vivere di rendita: riesci a raggiungerla?
Smettere di lavorare e vivere di rendita è un sogno per molti. Ma è ben difficile che esso si trasformi in realtà. O almeno non per tutti.
Campare senza lavorare, per moltissime persone, è un desiderio irraggiungibile. Sono infatti sempre di più coloro che fanno molta fatica a raggiungere la fine del mese con il proprio stipendio, e pensare di vivere di rendita è, per costoro, una pia illusione.
Ciononostante, talvolta val la pena rifletterci un po’ su e valutare se, effettivamente, le cose stanno davvero così. E’ possibile infatti mettere a punto alcune strategie che consentano, effettivamente, di smettere di lavorare presto e vivere il resto della vita senza fare alcunché.
L’importante, innanzitutto, è chiarirsi quando si intende smettere di lavorare, se pur in anticipo rispetto al momento del pensionamento. Se è infatti praticamente impraticabile – almeno che non si sia milionari – non lavorare mai e vivere tutta la vita di rendite, diversa è la situazione se si è un po’ avanti con l’età e, almeno per una ventina di anni, si è effettivamente lavorato.
In tal caso, è effettivamente possibile pianificare una via d’uscita anticipata dal lavoro, grazie all’ausilio di qualche formula semplice semplice.
Smettere di lavorare e vivere di rendita
Supponiamo di avere 55 anni, e di aver lavorato per almeno vent’anni versando regolarmente i contributi. Per quanto ne sappiamo oggi, dovremmo raggiungere l’età pensionabile entro dodici o tredici anni. E con un ventennio di contributi versati, ci spetterà un – se pur minimo – assegno previdenziale.
Pertanto, il problema di mantenersi senza lavorare si riduce ad un periodo limitato nel tempo, ossia a soli dodici o tredici anni, partendo da oggi. Dopodiché sarà lo Stato, quantomeno in parte, a garantirci la rendita che necessitiamo.
Le formule per vivere senza lavorare
Ma quanto ci servirà per campare, e bene, per i prossimi tredici anni? Si può rispondere a questa domanda tramite un semplice calcolo. La formula da considerare è la seguente: C = (Sx12xA)/74%. Supponiamo quindi di necessitare si una rendita netta mensile di 1.200 € e di averne bisogno per i prossimi tredici anni.
In tal caso la formula ci dice che C, ossia il capitale necessario da investire oggi, sarà eguale a 1.200 € per 12 mesi per 13 anni, aumentato di una percentuale che tenga conto dell’erosione fiscale – per questo lo si divide per il 74% -, ossia circa 253.000 €. Se si ha la fortuna di possedere più di un immobile, la vendita di uno di questi ci consentirà agevolmente di raggiungere il nostro obiettivo, addirittura mettendo da parte qualcosa per il domani, al fine magari di incrementare l’assegno pensionistico che, probabilmente, sarà decisamente basso. E voi? Cosa aspettate a fare due conti in merito?