Aumento in busta paga, 100 euro tuoi da subito ma solo se soddisfi questa condizione
Con questo requisito si può ottenere un aumento di 100 euro in busta paga.
Anche per questo 2024 è previsto l’aumento di 100 euro in busta paga istituito dalla Legge di Bilancio 2021.
Si tratta per la precisione del cosiddetto bonus integrativo che punta a sostenere dal punto di vista economico tutti quei lavoratori dipendenti che si ritrovano con un reddito basso.
Il bonus va ad aggiungersi a quanto già percepito da quei lavoratori che hanno redditi minori, e viene di conseguenza assegnato a seconda delle diverse fasce di reddito.
Ecco dunque qual è il requisito necessario per poter ottenere l’aumento di 100 euro in busta paga.
Aumento di 100 euro in busta paga: ecco a chi spetta
Il bonus 100 euro o ex bonus Renzi aveva nel 2021 un importo massimo di 1.200 euro all’anno, e veniva conferito a tutti quei lavoratori che si ritrovavano con un reddito non superiore ai 40.000 euro. A partire dagli anni successivi il limite per quanto riguarda il reddito massimo è stato poi abbassato: in questo 2024 il trattamento integrativo pieno spetta a tutti i lavoratori dipendenti che hanno redditi fino a 15.000 euro, venendo riconosciuto anche a coloro con un reddito tra i 15.000 e i 28.000 euro a patto però che vi siano delle detrazioni superiori all’imposta dovuta.
Quando il bonus è presenta all’interno della busta paga appare la dicitura “Trattamento integrativo L.21/2020“. L’aumento in busta paga spetta comunque non soltanto ai lavoratori dipendenti ma anche a chi si ritrova con redditi che si aggiungono a quelli da lavoratore dipendente. A ricevere il bonus possono dunque essere anche stagisti, tirocinanti, lavoratori in cassa integrazione, percettori di borsa di studio, lavoratrici in congedo obbligatorio di maternità o anche lavoratori in congedo obbligatorio di paternità.
Quanto bisogna guadagnare per ottenere il bonus di 100 euro in busta paga
Ad essere esclusi dal bonus rappresentato dall’aumento in busta paga sono i pensionati e i lavoratori autonomi, così come pure i lavoratori dipendenti incapienti. Nel 2024 il bonus 100 euro viene assegnato anche a una parte di coloro che non hanno una capienza fiscale, e ad avere diritto all’aumento sono soltanto quei lavoratori dipendenti con un’imposta lorda superiore alle detrazioni da lavoro dipendente cui si vanno a sottrarre altri 75 euro.
A beneficiare del trattamento integrativo anche se incapiente è chi percepisce un reddito tra gli 8.174 e gli 8.500 euro. Tale trattamento va restituito per intero se percepito e non spettante per i redditi superiori al limite o che ricadano nella no tax area del 2023, per cui bisogna capire quanto un lavoratore deve riuscire a guadagnare per poterne godere: il bonus 100 euro viene assegnato a tutti quei lavoratori che riescono a guadagnare più di 8.174 l’anno.