Olio d’oliva in esaurimento, le scorte non bastano per tutti | Per un litro pagherai una cifra esagerata
Il prezzo dell’olio d’oliva sta ormai salendo sempre di più e le scorte sono in esaurimento.
Vero e proprio allarme in questo inizio di 2024 per quanto riguarda il mercato olivicolo.
Questo nuovo anno ha infatti avuto inizio con la stessa identica tendenza di quello precedente, con il prezzo dell’olio d’oliva che sul territorio italiano sta ormai salendo sempre di più.
Si parla per la precisione di 10.50 euro al chilo per oli idonei all’esportazione e di qualità. Ciò stando anche alle stime indicate dall’Osservatorio di Certified Origins, ovvero uno dei più importanti distributori e produttori di olio extra vergine d’oliva certificato.
Ecco dunque quanto occorre sapere in merito alla attuale situazione del mercato olivicolo e dell’olio extra vergine.
Olio extra vergine: la situazione in Italia
Il costo dell’olio in Italia sta crescendo sempre di più, con quello italiano che si trova posizionato più in alto rispetto ad esempio a quello spagnolo per via dei maggiori volumi di produzione che hanno luogo in Spagna rispetto a quanto accade invece nei frantoi italiani. Nello scorso mese di gennaio in Italia si sono registrati prezzi intorno ai 9 euro al chilo o anche di 10, con il calo che potrebbe però in seguito essere interrotto dalla maggiore richiesta da parte degli imbottigliatori.
Questo quanto dichiarato sulla crisi dell’olio d’oliva dall’Head of Corporate Global Affairs di Certified Origins Giovanni Quaratesi: “Uno dei principali fattori della crisi dell’olio d’oliva è sicuramente l’effetto degli estremi eventi climatici che stiamo affrontando. La nostra filiera deve cercare di trovare delle soluzioni che dovranno guardare al settore a 360 gradi a partire dagli alberi, la cui sopravvivenza e salute gioca un ruolo a dir poco decisivo. Per quanto riguarda i prezzi nel breve termine, in primavera con la fioritura degli oliveti avremo una prima idea del potenziale del raccolto della prossima campagna. Comunque non ci aspettiamo un ritorno ai prezzi precisi nel breve e nel medio termine, per il quale ci vorranno delle annate produttive eccellenti“.
La situazione all’estero
Il prezzo di cui si è parlato poco sopra per l’Italia risulta essere lo stesso che si è registrato di recente anche per l’appunto in Spagna. Per poter cercare di venire incontro alle esigenze e ai bisogni dei cittadini spagnoli il governo della penisola iberica ha preso la decisione di esentare l’olio d’oliva dall’attuale IVA del 5%. Una scelta dettata non soltanto dall’incremento dei prezzi dell’olio ma anche dal conseguente calo del suo acquisto da parte degli spagnoli.
Sotto la lente d’ingrandimento è anche la situazione di altri paesi come Grecia o Portogallo. In Grecia non dovrebbero esserci inflessioni dei prezzi anche per via della scarsa disponibilità, mentre in Portogallo i prezzi dovrebbero essere ancora alti nonostante le previsioni circa una prossima campagna positiva sia per qualità che per volumi.