Bollette non pagate, dopo questa data rimani senza luce: senza mercato tutelato tocca a tutti
Una dimenticanza o una difficoltà economica prolungata possono comportare spiacevoli conseguenze nel caso non venisse pagata una bolletta.
L’energia elettrica, assieme al gas e all’acqua, è una fornitura indispensabile per “tenere in vita” noi stessi e la nostra casa. Oggi sarebbe impensabile per chiunque vivere senza acqua potabile, senza la possibilità di riscaldarsi e cucinare e, per di più, al lume di una candela!
Non è un caso, infatti, che per questi tre servizi esista un bonus sociale, riconosciuto automaticamente, basato sui valori ISEE, che consente a chi ne ha diritto un contributo che va a scontare direttamente le bollette.
Ciononostante, tutti sono tenuti a pagare l’erogazione del servizio elettrico, anche se in situazioni economiche difficili. Ma che succede se – per distrazione o per difficoltà economica prolungata – una bolletta della luce non viene pagata? Diciamo subito che non è possibile non pagare affatto tale servizio. Tuttalpiù esso potrà essere saldato in ritardo.
Vediamo quindi che cosa succede se il pagamento viene effettuato dopo la scadenza. Innanzitutto, se il ritardo è di poco conto, ossia al massimo di sette giorni, non vi è alcuna conseguenza. E’ questo, infatti, un margine minimo di tolleranza, che i fornitori del servizio sono disposti a sostenere senza problemi.
Ritardare a pagare una bolletta
I problemi possono emergere se il ritardo supera i 15 giorni. Infatti, se dopo una settimana dalla scadenza la bolletta non risulta ancora pagata, l’azienda fornitrice del servizio invia una raccomandata – o una PEC – con la quale si intima il pagamento di quanto dovuto.
La lettera di sollecito contiene anche ulteriori elementi da prendere in considerazione. Innanzitutto viene indicata con precisione la modalità di comunicazione dell’avvenuto pagamento. Inoltre, nel documento si specificano anche i termini entro i quali il saldo deve essere effettuato, pena la sospensione del servizio. Tale termine varia da gestore a gestore.
Sospensione del servizio elettrico
Una volta trascorso il periodo indicato dalla lettera di sollecito, se il pagamento della bolletta non è stato effettuato, il gestore procede con una riduzione della potenza erogata, al 15% della sua disponibilità.
Sostanzialmente, sarà solo possibile illuminare la casa, mentre tutti gli elettrodomestici, che consumano decisamente di più delle lampadine, non potranno essere utilizzati. Se dopo ulteriori 15 giorni dal depotenziamento si fosse ancora morosi, allora il gestore è autorizzato all’interruzione totale e – in aggiunta – al blocco del codice POD, ossia al codice identificativo dell’utente, impedendo di fatto a quest’ultimo la possibilità di rivolgersi ad altri gestori sino al saldo di quanto dovuto.