120 euro in più al mese in busta paga, contratti stravolti dalla nuova manovra | Tra i fortunati ci sei anche tu
Con la nuova manovra sono in arrivo per i dipendenti statali ben 120 euro in più al mese.
Ottime notizie per i dipendenti statali, che con la nuova manovra e con i rinnovi dei contratti potranno ritrovarsi con 120 euro in più al mese in busta paga.
Tali stime sono state effettuate dall’ARAN, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale nel pubblico impiego, con quest’ultima che ha parlato per la precisione di 160 euro in più di media ogni mese grazie alla tornata contrattuale 2022-2024.
Un incremento, questo, che riguarda anche le retribuzioni dello scorso mese di dicembre grazie al cosiddetto Decreto Anticipi.
Ecco quindi tutto quello che serve sapere in merito all’aumento della busta paga per i dipendenti statali.
Nuova manovra: 160 euro in più in busta paga per i lavoratori
Con la nuova tornata contrattuale del 2022-2024 sono in arrivo per i dipendenti pubblici considerevoli aumenti per quanto riguarda la busta paga. Si parla nello specifico di ben 160 euro in più al mese di media stando alle stime indicate nel Rapporto semestrale sulle retribuzioni dall’ARAN (Agenzia per la rappresentanza negoziale nel pubblico impiego), un dato che fa riferimento alle tornate contrattuali degli anni precedenti. Con la nuova stagione che ha avuto inizio lo scorso mese di gennaio sono state stanziate risorse per circa 10 miliardi di euro, con gli stipendi che sono aumentati in percentuale di circa il 6%.
Oltre a tali risorse destinate ai rinnovi dei contratti sono inoltre in arrivo anche altri finanziamenti per diversi tipi di settori consistenti in circa 700 milioni di euro. Incrementi importanti soprattutto se si guarda a quelli che si erano registrati nelle annate precedenti: nel 2016-2018 gli aumenti furono del 3,5%, mentre nel 2019-2021 del 4% con miglioramenti della retribuzione rispettivamente di 90 e di 110 euro al mese, numeri dunque nel complesso inferiori rispetto alla tornata relativa al 2022-2024.
Il Decreto Anticipi
Un altro fattore importante da tenere in considerazione è poi anche quello del Decreto Anticipi, con le retribuzioni relative al mese di dicembre del 2023 che hanno fatto registrare un incremento congiunturale del 16,6%. Come evidenziato da Il Messaggero, ciò è avvenuto grazie anche e soprattutto all’anticipo di dodici mensilità dell’indennità di vacanza contrattuale per quanto riguarda il personale della Pubblica Amministrazione assunto con contratto a tempo indeterminato.
A parlare di tali dati è stato il presidente dell’ARAN Antonio Naddeo: “Siamo orgogliosi di aver già dato inizio ai lavori per la nuova tornata contrattuale. Dare continuità alla contrattazione è un fondamentale segnale di riconoscimento per i tre milioni di dipendenti pubblici impegnati a fornire servizi ai cittadini e alle imprese“.