Smartworking, pioggia di annunci di lavoro per queste professioni | Guadagni 40mila euro all’anno
Gli annunci di lavoro con la modalità dello smartworking crescono ormai sempre di più.
La modalità dello smartowrking sta continuando ad assumere sempre più peso e importanza all’interno del mondo del lavoro.
Gli annunci di lavoro che offrono la possibilità di lavorare sempre da remoto si trovano infatti con sempre maggiore facilità, con le aziende enormemente favorevoli a questa modalità.
Nel corso degli ultimi anni, soprattutto dopo il periodo del lockdown per la pandemia da covid 19, si sono iniziati a considerare con maggiore attenzione i vantaggi forniti dallo smartworking.
Non si tratta ancora della principale modalità di lavoro in Italia, ma numerose aziende si stanno aprendo ormai a questo tipo di soluzione. Ecco dunque qui di seguito alcuni considerevoli dati al riguardo.
Smartworking: in aumento le offerte di lavoro
Dalla pandemia di covid 19 sono cambiate tantissime cose per quanto riguarda il mondo del lavoro, con lo smartworking che ha conquistato sempre più spazio e considerazione non solo tra i lavoratori autonomi ma anche presso le aziende. Questa modalità permette ai lavoratori e ai dipendenti di poter gestire meglio e con maggiore autonomia il proprio tempo, una scelta prediletta sempre di più: tramite un’analisi svolta da Indeed si è potuto facilmente constatare come la modalità di lavoro ibrida sia la scelta principale presso numerose aziende.
A guardare i dati riguardanti i principali Paesi in Europa si nota come l’Italia sia cresciuta esponenzialmente in tal senso. In Spagna la quantità di annunci di lavoro che parlano di modalità ibrida o di lavoro totalmente da remoto si aggira intorno al 18%, mentre si parla di 15-16% in Regno Unito e in Germania e di 10% e di 9% rispettivamente in Francia e nei Paesi Bassi. In Italia i dati percentuali sono nella media con un picco massimo del 10,4% e con l’attuale situazione che mostra uno stabile 7,8%.
Smartworking: i vantaggi di questa modalità di lavoro
Nel primissimo periodo in seguito all’esplosione della pandemia da covid 19 in tanti avevano quasi iniziato a condurre una vera e propria battaglia nei confronti dello smartworking, ma con il passare del tempo ci si è resi inevitabilmente conto di come questa modalità possa apportare numerosi vantaggi non solo ai lavoratori ma anche alle stesse aziende. Stando ad alcuni dati divulgati dall’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, il numero di lavoratori da remoto nel 2023 era di circa 3 milioni e 585mila: tra questi solo il 6% si era mostrato incerto in merito alla modalità dello smartworking. Per questo 2024 le stime parlano invece di circa 3,65 milioni di lavoratori smart.
I vantaggi del lavorare da remoto sono innumerevoli. Prima di tutto questo tipo di modalità permette di gestire nella maniera migliore possibile il proprio tempo, con i lavoratori che risparmiano inoltre considerevolmente in termini di trasporti. Lo stress per raggiungere fisicamente il luogo di lavoro va praticamente a scomparire, e lo smartworking permette inoltre anche a persone che si trovano al Sud di poter lavorare con maggiore facilità per aziende del Nord. Infine, lo smartworking porta a meno spese anche per i datori di lavoro, che possono anche ridurre la zona per il lavoro in presenza eliminando o riducendo in maniera considerevole i costi legati ad una sede fisica.